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Ansa
Calcio

Inter, il turn over in Champions League è stato un errore

La qualificazione mancata come prima compromette il cammino in Europa e rende febbraio un mese complicato anche in campionato. Inzaghi, fin qui perfetto, per una volta va dietro la lavagna

La notte che ha gelato il progetto dell'Inter di chiudere al primo posto il girone di Champions League, garantendosi un sorteggio morbido per gli ottavi, apre il dibattito sugli errori che hanno portato al doppio pareggio con Benfica e Real Sociedad a qualificazione intascata. Troppo turn over da parte di Inzaghi, anche e soprattutto nella sfida decisiva con gli spagnoli? La premessa numero uno è che il tecnico nerazzurro sta facendo benissimo e la sua pagella rimane lusinghiera. E (premessa numero due) deve gestire una rosa che dovrà reggere fino a giugno, dunque il suo lavoro è a lungo termine e non strozzato dalla semplice quotidianità.

Però, che il primo posto fosse un obiettivo fondamentale lo avevano detto gli stessi protagonisti in tempi non sospetti. Così Marotta prima della sfida con la Real Sociedad, avversario che si era capito essere forte e scorbutico: "Vogliamo dare continuità ad un percorso vincente, arrivare primi per evitare avversari insidiosi e dobbiamo fare una partita importante". E così lo stesso Inzaghi alla vigilia del match: "Una vittoria aggiungerebbe tantissima fiducia e sarebbe di grandissimo prestigio per la società e importate per avere teoricamente un sorteggio più soft. Sappiamo che tutte le partite sono difficili ma è un passaggio che vorremmo fare da primi in classifica".

Insomma, la mission era chiara. Non solo per questione di soldi, superare gli ottavi regala non meno di una 15ina di milioni di euro da aggiungere ai quasi 3 della vittoria di una partita nel girone, ma anche per affacciarsi sul 2024 con un po' meno patemi. Invece l'Inter si è inceppata sul più bello, ha fatto due punti tra Benfica e Real Sociedad dando l'impressione di gestire le due gare come se fossero degli inciampi in mezzo al campionato.

E se a Lisbona la scelta di Inzaghi non è discutibile, trasferta schiacciata nella settimana terribile riservata dal calendario della Lega con Torino (Juventus) e Napoli prima e dopo, qualche dubbio si può sollevare nell'occasione determinante. La verità è che i titolarissimi o quasi sono stati utilizzati contro l'Udinese e i cambi - Inzaghi non ama parlare di turn over - contro la Real Sociedad. Lautaro Martinez, Barella e Darmian hanno fatto 90 minuti in campionato e i primi due sono partiti dalla panchina in Champions League. Sanchez non ha messo piede in campo con l'Udinese, nemmeno a partita stra-decisa all'intervallo, per poi giocare con la Real Sociedad. Cuadrado, in evidente difficoltà fisica, è stato usato 19 minuti con i friulani e per tutto il match in Europa, risultando un punto debole.

Non solo: nella ripresa con la Real Sociedad Inzaghi ha progressivamente tolto alcuni titolari (Thuram, Mkhitaryan) quasi per seguire logiche di rotazione in vista della trasferta all'Olimpico contro la Lazio. Che sarà importante, ma non decisiva come lo era la partita con la Real Sociedad.

Il risultato è che il secondo posto nel girone consegna l'Inter a un sorteggio durissimo per gli ottavi che cadrà in mezzo a un febbraio/marzo pieno di trappole. A ridosso dell'andata ci sono, ad esempio, il match scudetto con la Juventus e la Roma. Il ritorno rischia di cadere nella settimana della trasferta a Bologna e dell'impegno con il Napoli. Già due anni fa l'Inter ha scoperto sulla sua pelle quanti punti costano duelli di altissimo livello in Europa. Ecco da dove nasce la critica: considerando il trittico Udinese-Real Sociedad-Lazio (che gioca a sua volta in Europa 24 ore dopo i nerazzurri), questa volta Inzaghi ha sbagliato.

Ultima nota: alcune seconde linee non sono al livello di un club che aspira ad andare in fondo in tutte le competizioni. Sanchez ed Arnautovic, ad esempio, non valgono nemmeno la metà di Thuram e Lautaro Martinez come impatto in Europa. A maggior ragione, oltre a pensa se non sia il caso di un rinforzo a gennaio, perché non stancare loro con l'Udinese e preservare le forze dei titolari per il resto?

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Giovanni Capuano