Inter, dieci motivi per credere alla fuga scudetto
Difesa impermeabile, continuità, calendario, Lukaku, effetto Conte e il lavoro di Marotta: ora i nerazzurri sono i veri favoriti del campionato
La vittoria nel derby contro il Milan, netta al di là del risultato, consegna all'Inter la prima vera fuga della stagione in testa alla classifica. Nessuna sentenza, prematura mancando ancora 15 giornate e 45 punti alla fine del torneo. Però la solidità dei nerazzurri e il passo preso nelle ultime settimane fanno considerare i nerazzurri una lepre credibile nella corsa scudetto. Ci sono diversi parametri che spingono la squadra di Antonio Conte, legati alla condizione del momento ma non solo. Avversarie? Il Milan non è certamente fuori (anche se i punti di distacco, scontro diretto compreso, sono 5) e la Juventus ha tempo e spazio per recuperare. A patto che siano tutti consapevoli che la leadership dell'Inter ha radici profonde e forti.
CONTINUITA' - Dal giorno dell'eliminazione dalla Champions League, punto più basso della stagione nerazzurra, l'Inter ha vinto 10 partite su 13 mettendo insieme 32 punti sui 39 disponibili. Ha perso solo a Marassi e, considerate le vittorie contro Torino, Sassuolo e Bologna appena precedenti, la striscia si allunga a 41 punti su 48 (media 2,56) in quasi un girone.
SCONTRI DIRETTI - In questa striscia sono comprese le vittorie larghe con Milan (compresa quella di Coppa Italia) e Juventus. Contro i bianconeri la squadra di Conte ha offerto buone prestazioni sul piano del gioco anche nelle due semifinali della coppa, poi chiuse con l'eliminazione. L'Inter ha battuto negli ultimi tre mesi pure Lazio, con merito, e Napoli, soffrendo.
DIFESA - E' tornata blindata come ai vecchi tempi. Un solo gol subito nelle ultime 6 giornate, contro la Lazio. Handanovic, ogni tanto decisivo come nel derby, ha davanti un muro in cui le gerarchie sono ormai cristallizzate: Bastoni-De Vrij-Skriniar, tornato sui livelli di due stagioni fa.
Ansa
LUKAKU - Semplicemente devastante. Ha superato un breve periodo di appannamento e rappresenta il prototipo dell'attaccante moderno. Segna tantissimo (17 gol, uno ogni 99' in campionato) e trascina i compagni con grande leadership. Tatticamente imprescindibile.
LU-LA - Lukaku e Lautaro Martinez insieme garantiscono oltre la metà delle reti realizzate dall'Inter: 30 su 57 in campionato e 38 su 69 considerando anche le coppe. Sono la coppia più decisiva della Serie A.
CONTE - Dopo le polemiche di primavera ed estate e l'eccesso di serenità autunnale, ora Conte sembra tornato più simile a se stesso. Il fatto che la crisi di Suning sia stata spiegata urbi et orbi sembra avergli tolto di dosso eccesso di pressione, ottenendo il risultato di fargli creare il fortino in cui chiudere la squadra, isolarla dalle polemiche e compattarla per l'obiettivo scudetto. Una situazione ideale per lui.
MAROTTA - Al livello superiore anche Marotta sta riuscendo nella stessa operazione: tenere separate le questioni societarie dal gruppo squadra. Avere un dirigente di grande esperienza (e grande credibilità verso l'esterno) è oggi una garanzia per l'Inter.
ERIKSEN - Nell'inverno senza mercato, Conte ha scoperto di... aver fatto un acquisto a gennaio. Chi? Eriksen. Accompagnato alla porta a dicembre dopo un anno di incomprensioni, il danese è rimasto per assenza di offerte e perché comunque non sarebbe stato sostituito. Il tecnico ci ha lavorato su con la testa sgombra da pensieri ed Eriksen è stato capace di risalire la corrente.
CALENDARIO - Da qui in poi, fino a quando le altre resteranno in corsa, l'Inter avrà un solo impegno e potrà preparare le partite di campionato lavorando ad Appiano Gentile. Un vantaggio evidente. Calendario è anche la sequenza di gare prima dello sprint finale: Genoa, Atalanta, Sassuolo e Cagliari a San Siro alterati con le trasferta in casa di Parma, Torino e Bologna.
... SANREMO - Nessuna distrazione. Zero. Non andrà nessuno a Sanremo come succederà al Milan con Ibrahimovic, simbolo di come l'ambiente sia compatto e concentrato unicamente sul campo e sull'obiettivo da raggiungere. Merito di chi ha creato questa situazione e la sta difendendo.