Il dominio Inter (anche contro le polemiche sul bel gioco)
Conte domina il campionato e vola verso lo scudetto. I nerazzurri giocano un calcio pratico e verticale come tante altre . Non piace? Problemi di chi insegue
Contro il Sassuolo l'Inter ha vinto una partita solida. E la rabbia di Handanovic dopo il gol incassato da Traoré è quella del portiere che pregustava l'ennesimo clean sheet del 2021 (sarebbe stato il 9° nelle ultime 12 partite), simbolo di una ferocia che sta spingendo i nerazzurri verso uno scudetto sempre più vicino. Lo sa anche Conte e non si nasconde più dietro a un dito, consapevole della crescita ormai consolidata di un gruppo che ha sbandato in autunno ed è stato capace poi di compattarsi nel momento delle difficoltà societarie.
I cultori del bel gioco hanno arricciato il naso davanti alla qualità della prestazione contro il Sassuolo e lo avevano fatto pure in alcune occasioni precedenti. La vulgata vuole che l'Inter giochi un calcio molto scolastico, chiuso e votato al contropiede o qualcosa di simile, usando Lukaku come un ariete su cui appoggiare la fase di ripartenza. Ovviamente non è così, come Conte ha provato a spiegare anche mettendo a confronto alcune azioni della sua squadra in questi due anni. Ma il tema non è questo: il punto centrale è che oggi l'Inter è una realtà fatta e finita, costruita a immagine somiglianza del suo tecnico da qui ha assorbito le qualità caratteriali e di organizzazione che ne hanno sempre fatto le fortune.
E' un gruppo forte - lo si sapeva già dalla scorsa estate -, è diventato un gruppo granitico. Non serve che giochi bene sempre e comunque. E' stato progettato per vincere e sta correndo verso l'obiettivo. Quando può lo fa anche mettendo in mostra intensità e trame di calcio interessanti, quando non è il caso (per scelta o per stanchezza) è capace di lasciare palla agli avversari e sfruttare altre caratteristiche. Compreso il contropiede e il lancio su Lukaku che non è una colpa, ma uno schema. Non l'unico.
L'Inter vincerà lo scudetto perché è la migliore di questa stagione in Italia, anche con un certo distacco. Il dibattito sul bel gioco annoia oggi come annoiava quando veniva applicato alla Juventusdi Allegri, giusto per citare l'ultima vittima dell'estetica. Anche quella Juve era capace di vette di qualità notevoli, ma sapeva poi pragmaticamente adattarsi al momento. E vinceva. Come sta vincendo l'Inter di Conte.
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