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(Ansa)
Calcio

Italia, strade in salita per il Mondiale 2026

La nazionale di Spalletti ha scoperto le potenziali avversarie nella corsa a Stati Uniti, Canada e Messico. Giudizio? Non è previsto fallimento, ma lo stellone si è girato ancora una volta da un'altra parte

La prima certezza è che a marzo contro la Germania non giocheremo per perdere. Non ne vale la pena, anche se il folle meccanismo del calendario sulla carta consente alle squadre ancora in corsa, come gli azzurri, in Nations League qualche valutazione su dove convenga finire nel girone che porta al Mondiale 2026. Non sarà il caso dell'Italia cui, anzi, converrà provare a fare fuori la Germania così da evitare l'abbinamento con la Norvegia che non sarà una nazionale imbattibile (numero 43 del ranking Fifa) ma che davanti schiera un certo Haaland.

L'altra certezza è che lo stellone si è dimenticato da tempo dell'Italia del pallone. Colpa nostra, perché non ci sono scusanti che ci salvino dalla doppia mancata qualificazione mondiale, ma è anche vero che non siamo stati fortunatissimi nel momento dei sorteggi e anche questa volta poteva andare meglio. Perché battendo a marzo la Germania (Milano e Dortmund le sedi delle due sfide) toccherà poi la Slovacchia: 41° nel ranking con in panchina il "nostro" Calzona e in campo il napoletano Lobotka. Per intenderci, tolta la Turchia e, forse, la Serbia, le due avversarie abbinate a Zurigo sono le top di gamma nell'urna appena sotto quella delle teste di serie.

Fine delle certezze, si entra nel campo dell'ignoto. Il meccanismo è quello che si è imparato a conoscere e prevede per gli azzurri due strade possibili. In caso di superamento dei quarti di finale della Nations League ci saranno Irlanda del Nord e Lussemburgo oltre alla Slovacchia; è il gruppo A con partite a settembre, ottobre e novembre 2025. Se Spalletti dovesse cedere il passo ai tedeschi, invece, ecco Israele (battuta due volte recentemente), Estonia e Moldova. nel gruppo I con primi impegni già a giugno.

L'obbligo è quello di vincere il girone perché altrimenti si ricasca nel purgatorio dei playoff dove si concentreranno le seconde classificate più le vincenti dei gruppi Nations League se non già qualificati autonomamente. Doppio turno senza rete, in 4 staccano il pass per Stati Uniti, Canada e Messico mentre le altre restano a casa. Esattamente quello che è capitato agli azzurri nel 2018 e 2022. Uno choc da cancellare. E' il prodotto dell'allargamento del Mondiale a 48 squadre che ha consegnato all'Europa le briciole portando da 13 a 16 i posti a disposizione. Qualcuno si farà male, speriamo di non essere noi.

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Giovanni Capuano