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(Ansa)
Calcio

Sorpresa: la Juventus di Thiago Motta attacca meno di quella di Allegri

Viaggio nelle statistiche di inizio stagione: i bianconeri hanno numeri inferiori rispetti a quelli della scorsa stagione, ma in linea con quelle del Bologna da cui arriva il tecnico. Che non è un offensivo per definizione

Chi si aspettava che la Juventus di Thiago Motta giocasse un calcio ultra offensivo alla Zeman (o Sarri) si sbagliava. O, meglio, è stato un paio di anni in vacanza chissà dove, visto che è sufficiente aver seguito la parabola del Bologna mottiano per rendersi conto delle idee del neo tecnico bianconero: non un assaltatore all'arma bianca con baricentro alto, ma un costruttore di squadre solide, attente alla fase difensiva e capaci di muoversi davanti seguendo schemi innovativi e lavorando sulla profondità. Ora, è vero che la Juventus non è il Bologna e sarebbe stato ingenuo attendersi di sfidare avversari che la aggrediscono come poteva accedere con i felsinei, però il dna è quello e su quello va misurato il rendimento nelle prime giornate del campionato.

Le tre partite e mezzo senza segnare sorprendono in negativo. L'imbattibilità quasi da record è il contraltare positivo. Anche la Juventus di Allegri, però, non aveva grossi problemi a tenere la porta chiusa mentre l'appunto che veniva mosso era l'incapacità di sviluppare un calcio piacevole ed offensivo. Come va quella di Thiago Motta?

I numeri delle prime cinque giornate non sono lusinghieri. La Juventus è a metà classifica per gol segnati (11° posto, 6 reti) e tiri in porta (13° per 53 conclusioni) Ed è addirittura penultima (19°) alla voce xGoals - i gol attesi analizzando le occasioni create - secondo la classifica redatta dal portale Understat. Peggio dei bianconeri solo il Monza di Nesta. La Juventus ha accumulato xGoals per 4,23 reti realizzandone 6, che significa che gli attaccanti non sono il problema. A partire da Vlahovic, Quello che è mancato fin qui è il resto e cioè la trama per metterli in condizione di trovare la porta.

La spiegazione è che Thiago Motta è appena arrivato e ha bisogno di tempo. Vero, anche se in testa alla classifica del xGoals (10,49) e delle reti segnate (11) c'è il Milan di Fonseca, altro nuovo in panchina, e a quella dei tiri fatti il Napoli di Conte con 80. Anche lui novizio e con un mercato chiuso in extremis con Lukaku, McTominay e Gilmour sbarcati a Napoli nell'ultima settimana di agosto. Insomma, il fattore tempo conta ma non bisogna abusarne. Semplicemente la Juventus di Thiago Motta sta sottoperformando anche rispetto alle abitudini del suo tecnico.

Nella stagione meravigliosa della qualificazione in Champions League il Bologna mottiano era stato 8° per gol attesi, 7° per quelli segnati e 8° per tiri effettuati. Curiosamente sotto la Juventus di Max Allegri il cui confronto oggi viene sdegnosamente rifiutato dagli anti in servizio fino a maggio. Anche qui, c'è bisogno di tempo perché Thiago Motta sviluppi il suo calcio che sarà misurato, come per tutti gli allenatori della Juventus, solo e solamente sui risultati in rapporto agli investimenti.

In ogni caso, ma solo per i curiosi, la Juve "corto muso" odiatissima da tifosi e commentatori l'anno scorso aveva chiuso 5° per xGoals (alle spalle di Inter, Milan, Napoli e Atalanta) e tiri in porta e 7° per gol fatti. Un trend simile alle due stagioni precedenti: 7° negli xGoals del 2021/2022 e 6° nel 2022/2023. Magari non con continuità, ma le statistiche dicono che in porta ci arrivava e a bruciare una parte del lavoro erano proprio gli attaccanti: 54 reti realizzate l'anno scorso contro le 63 attese e 56 su 60 l'anno prima. Poi il "corto muso" è stato salutato con poco rimpianto.

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Giovanni Capuano