Bedin presidente della B è un altro assist per Gravina
A febbraio si vota per la governance della Federcalcio e l'attuale numero uno vede allargarsi il fronte degli alleati
L'elezione di Paolo Bedin a presidente della Lega Serie B segna un cambio di rotta nel secondo campionato professionistico italiano e regala a Gabriele Gravina un alleato in più nel voto del prossimo 3 febbraio quando la Figc ridisegnerà la sua governance. Non è un mistero che l'uscente Mauro Balata fosse su onde differenti rispetto all'attuale inquilino di via Allegri, mentre Bedin avrà un approccio differente. E, soprattutto, potrebbe funzionare da ulteriore ponte con il ministro dello Sport Andrea Abodi di cui è stato stretto collaboratore.
Un pezzo dopo l'altro si sta componendo, insomma, il puzzle elettorale di Gravina che ha sciolto le riserve sulla sua candidatura nelle ore in cui sui giornali girava il nome di Alex Del Piero. Una (ri)discesa in campo nel momento di maggior forza politica, incassato il via libera a larga maggioranza delle riforme nell'assemblea di novembre, modificati gli equilibri per rispondere a quanto prescritto dall'emendamento Mulé e verificato l'indebolimento dei suoi avversari politici.
Il voto della Lega Serie B non è stato altro che una conferma. Già la spaccatura in seno alla Serie A, con il gruppo di Lotito e De Laurentiis finito in minoranza sia sulla questione statuto che nella scelta del candidato presidente, seppure ancora senza certificazione dell'assemblea, aveva dato una spinta decisa a Gravina. Sul quale pende sempre la vicenda giudiziaria con un possibile rinvio a giudizio per l'accusa di autoriciclaggio nell'inchiesta della Procura di Roma su presunte irregolarità compresa la compravendita di una collezione di libri antichi: un passaggio da chiarire nei prossimi mesi - Gravina ha più volte ribadito la correttezza del suo operato -, ma che non sta influendo sul consenso nel mondo del calcio.
In attesa che la Serie A voti il suo numero uno (prossimo appuntamento il 20 dicembre), il quadro si va chiarendo. E anche quelle che saranno le prime mosse da febbraio, quando il pallone italiano proverà insieme al Governo a spremere risorse per il sistema.