Pezzotto addio, le nuove norme contro la pirateria
Approvata la legge che consente di intervenire subito contro i siti pirata, tracciare i pagamenti e identificare anche gli utenti. La Serie A esulta e spera di recuperare un miliardo di euro a triennio
Era il tassello che il mondo del calcio italiano attendeva da anni. Le nuove regole sulla pirateria online, calcisticamente parlando il pezzotto che in migliaia di utenti continuano a utilizzare per vedere illegalmente le partite del campionato, ora è legge. Dopo la Camera, anche il Senato le ha approvate all'unanimità dando un segnale forte di ricerca della legalità. Troppo alto il prezzo pagato fin qui dal calcio e non solo, perché il ddl sulla pirateria si occupa anche di altre tipologie di prodotti editoriali e dell'intrattenimento. E' risaputo, però, che fossero soprattutto lo sport e il pallone a perdere risorse enormi e decisive nell'eterna lotta tra guardie e ladri.
La stima per la Serie A, ad esempio, è che il pezzotto abbia drenato un miliardo di euro all'intero sistema nell'ultimo triennio, indebolendolo così dal suo interno e mettendolo in difficoltà rispetto alla concorrenza europea. Norme che entreranno in vigore a partire dalla prossima stagione e che lavoreranno soprattutto sull'effetto temporale e sull'immediatezza dell'intervento in caso di segnalazione di attività di pirateria online.
NUOVE NORME ANTI PIRATERIA: LE REAZIONI
Non è un caso che il primo a commentare con soddisfazione l'approvazione definitiva del disegno di legge sia stato Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A: “E'una misura fondamentale per tutelare il diritto d'autore e oscurare finalmente in modo tempestivo i siti pirata: migliora sensibilmente il quadro normativo che regola i diritti televisivi dello sport e ne accresce il valore. Desidero ringraziare, a nome di tutta la Lega Serie A, il Governo per l’attenzione e la sensibilità rivolte a un tema così importante che aspettava da tempo una soluzione, e tutto il Parlamento. La misura adottata oggi era necessaria ed è quanto mai opportuna, perché arriva in una fase importante di trattative per l’assegnazione dei diritti televisivi del nostro campionato: è un ulteriore avanzamento nel percorso di rilancio e modernizzazione del sistema calcistico italiano”.
Soddisfazione anche da parte di Luigi De Siervo, ad della Lega: “Per il nostro mondo l'approvazione dell'impianto in Senato significa realizzare il gol decisivo nell'infinita battaglia contro la pirateria. Con questa legge, ritenuta una delle più all'avanguardia in Europa, potremo non perdere più il miliardo di euro che ci è stato sottratto negli ultimi tre anni, una cifra mostruosa che i tifosi, con leggerezza, hanno versato nelle casse di un sistema criminale invece che ai legittimi detentori dei diritti audiovisivi. Ci auguriamo ora che tutte queste pecorelle smarrite, che si erano perse all'interno di circuiti malavitosi, possano ritrovare la retta via scegliendo di guardare il prodotto calcio in modo legale”.
Stefano Azzi, amministratore delegato di DAZN Italia: "Grazie al lavoro delle Istituzioni e del Governo, si è segnata una tappa importante nella lotta a una forma di criminalità dannosa e pericolosa per i clienti stessi. Il provvedimento tutelerà il diritto d’autore a beneficio dell'intero movimento sportivo e di chi lo ama, il tifoso. Nel rispetto dei ruoli garantiamo fin d’ora tutta la nostra collaborazione per una rapida e concreta implementazione della nuova legge, che ci pone anche all’avanguardia in Europa nel contrasto di questa sempre più diffusa pratica criminale”.
"La legge antipirateria approvata oggi dal Senato è un passo decisivo per contrastare un fenomeno che danneggia l’industria creativa e sportiva, distruggendo migliaia di posti di lavoro e alimentando la criminalità organizzata” ha dichiarato Andrea Duilio, amministratore delegato di Sky Italia: “La nuova legge permetterà di contrastare più efficacemente questo fenomeno e di riaffermare la legalità a tutela di tutti coloro che fruiscono legittimamente dei loro contenuti preferiti”.
COSA CAMBIA NELLA LOTTA AL PEZZOTTO
Cosa cambia con le nuove norme? La modifica fondamentale rispetto alla situazione precedente è che l'Agcom (Autorità garante per le comunicazioni) potrà intervenire rapidamente in caso di violazioni e avrà la possibilità di ordinare disabilitazione dell’accesso al sito che trasmette il segnale pirata entro trenta minuti: un provvedimento cautelare e d'urgenza che interromperà la visione limitando il beneficio per gli utenti che si sono rivolti al canale pirata. Fino ad oggi l'autorità poteva intervenire con lo spegnimento del sito illegale sono a giorni di distanza dalla segnalazione, rendendo di fatto inefficace l'intervento stesso.
L'Agcom avrà poi anche il potere di attivare la procedura di invio di informativa di reato alla magistratura competente, consentendo così una più rapida e sicura identificazione dei titolari della pagina, tracciandone anche le attività di pagamento. Terzo punto: aumentano le sanzioni pecuniarie per gli utenti finali per i quali il rischio di essere identificati e sanzionati si fa più concreto. Il meccanismo non agirà associando l'indirizzo IP, impossibile per questioni di rispetto della privacy, ma tracciando i pagamenti ricevuti dai titolari della pagina pirata
La nuova legge prevede la reclusione da 6 mesi a 3 anni e una multa da 2.582 euro a 15.493 euro per “chiunque abusivamente esegue […] la fissazione su supporto digitale, audio, video o audiovideo, in tutto o in parte, di un’opera cinematografica, audiovisiva o editoriale ovvero effettua la riproduzione, l’esecuzione o la comunicazione al pubblico della fissazione abusivamente eseguita” a fine di lucro. Per gli utenti del pezzotto la multa passa da 1.000 a 5.000 euro.