La Roma ha scelto: sarà Ranieri
Terzo capitolo della storia senza fine tra il tecnico romano e il club giallorosso. I Friedkin lo hanno scelto per provare a salvare una stagione disastrosa e provare a mettere pace in una pizza in subbuglio
Certo amori non finiscono, al massimo fanno dei giri immensi e poi ritornano. Come Claudio Ranieri sulla panchina della Roma, scelto personalmente dai Friedkin per provare a mettere una pezza in questa stagione disastrosa e che rischia di avvitarsi su se stessa in maniera preoccupante. L'accordo è stato trovato nell'incontro che il tecnico, fermo dopo aver salvato il Cagliari, ha avuto con i proprietari del club che nel 2024 (anno solare) ha mandato via prima Mourinho, poi in rapida successione De Rossi e Juric. Troppo perché la squadra rimanesse impermeabile alla situazione di tempesta perenne.
Claudio Ranieri avrà un contratto fino a giugno 2025. Sarà, però, più di un traghettatore. A lui i Friedkin hanno affidato il compito di mettere a posto le cose sia a Trigoria che con una piazza infuriata, che ha vissuto come una vera e propria violenza tempi e modi della cacciata di Daniele De Rossi e non ha legato in nessun modo con Ivan Juric. Il quale ha attraversato 53 giorni pesantissimi dentro una società decapitata anche ai vertici, senza un amministratore delegato dopo l'addio di Lina Souloukou e con direttore dell'area tecnica debolissimo nei suoi poteri.
E' la terza volta del tecnico di Testaccio sulla panchina della squadra del cuore. Successe già nel 2009 fino al 2011 con uno scudetto sfiorato nell'anno del Triplete dell'Inter di Mourinho, sogno svanito all'Olimpico in una serata infausta contro la Sampdoria. E poi nel 2019 al posto di Di Francesco, chiudendo la stagione con un più che dignitoso sesto posto. Ora eredita una squadra sfilacciata e contestata, più vicina alla zona retrocessione che a quella che porta in Europa.
Il compito non sarà facile, anche perché alla ripresa dopo la sosta della nazionale ci sarà subito la trasferta in casa del Napoli capolista seguita dall'Atalanta con in mezzo il Tottenham in Europa League. Un avvio senza rete di protezione per Ranieri il cui credito nei confronti della piazza è, però, alto e rappresenta oggi l'unica garanzia di riuscita del progetto. Anche per questo, oltre che per la voglia di Claudio di non dire di no a Roma e alla Roma, i Friedkin hanno optato per lui al termine di un casting lungo e ricco di risposte negative.
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