Fifa, Uefa e Superlega: come può cambiare il calcio mondiale
Nonostante l'apparente tranquillità si giocano battaglie decisive. L'endorsement del Real Madrid per la scissione da Ceferin e il caso del Mondiale per Club - LA NUOVA CHAMPIONS LEAGUE E' MENO RICCA DI QUELLA PRECEDENTE
Mentre la prima edizione della nuova Champions League si sta avviando alla fase decisiva del girone unico - mancano tre partite divise tra dicembre e gennaio - nel pentolone del calcio mondiale sono in ebollizione molti ingredienti. A fari spenti, talvolta nemmeno troppo, si stanno giocando diverse partite cruciali per il futuro assetto del football nei cinque continenti.
Una situazione così fluida da rendere difficile immaginare quale possa essere lo scenario a cinque anni e, forse, addirittura dal 2027 in poi quando si dovrà aprire il nuovo ciclo televisivo della Champions League.
Non è un caso che si sia scomodato il New York Times per spiegare come il presidente della Fifa, Gianni Infantino, si stia giocando reputazione e carriera intorno all’organizzazione del Mondiale per Club allargato a 32 squadre: progetto faraonico attualmente senza copertura tv e sponsor, con molti nemici e altrettanti che aspettano di capire quale sia la reale portata del business per uscire allo scoperto. Si deve giocare da metà giugno negli Stati Uniti, a dicembre sono previsti i sorteggi ma al momento i club non sanno quanto verranno pagati per il disturbo e soprattutto da dove verranno i fondi.
Non c’è solo Infantino, però, al centro del ring. Chi pensava che la fu Superlega fosse un processo ormai archiviato, nonostante la sentenza favorevole della Corte di Giustizia europea, dovrà fare i conti con la realtà. Lo ha spiegato chiaramente Florentino Perez, numero uno del Real Madrid, il club più ricco e importante del mondo, dedicando al tema un capitolo abbondante del suo intervento all’assemblea dei soci: "Oggi sono più ottimista che mai. La sentenza della Corte Europea, qualcosa di storico e che verrà studiato nelle università, ha messo fine al monopolio della UEFA. Non abbiamo mai detto che sarebbe stato facile. È stata una battaglia titanica, con pressioni e minacce".
L'ad di A22 Berndt Reichart prosegue nel suo giro d'Europa per incontrare le società, ora senza più la spada di damocle di sanzioni a pendere sul campo. La Superlega è viva e sta cercando di organizzarsi, magari in tempi più lenti rispetto a quelli previsti nel dicembre 2023 ma con un processo con meno ostacoli rispetto al passato. Perez a specificato in maniera chiara un giudizio negativo su quanto fatto dalla Uefa per tentare di offrire un’alternativa all’interno del sistema. La nuova Champions League non piace né per il format sportivo, né per i ricavi visto che ha aumentato il numero delle partite diminuendone il valore nominale.
La battaglia, insomma, non è ancora stata combattuta. Sul terreno verranno schierate tutte le opzioni per evitare di andare incontro a una rivolta popolare come nell’aprile del 2021. Uno dei temi centrali sarà il costo per i tifosi. Gli organizzatori della Superlega Hanno annunciato la creazione di una piattaforma gratuita e su quello Florentino Perez ha speso tutta la sua influenza politica.
Che il calcio europeo mondiale siano attraversati da diversi mal di pancia lo testimonia anche l’accoglienza riservata dai tifosi del Bayern Monaco ad Al-Khelaifi, patron del PSG e uomo forte al fianco di Ceferin. E dire che sulla carta i due club fanno parte dell’asse che si è sempre ribellato alla Superlega. Questa è la fotografia attuale, tra due anni parte del Panorama potrebbe essere risultare profondamente modificato.