Milan e Inter, per i soldi e per la gloria
In Arabia Saudita si assegna la Supercoppa Italiana, primo trofeo della stagione. Per Conceicao e Inzaghi motivazioni diverse mentre i due club festeggiano per il ja.ckpot incassato
Si gioca per la gloria, ma, prima di tutto, per una montagna di soldi. Benvenuti nel derby di Milano che assegna la Supercoppa Italiana nel mezzo del deserto: inutile storcere il naso, visto che molte delle 37 edizioni di questa competizione si sono disputate al di fuori dei confini nazionali. Mai come questa volta è valsa la pena volare fino a Riyadh così come nel 2024 e così come sarà almeno altre due volte prima del 2028.
Si gioca per i soldi perché chi conquisterà la vittoria tra Inter e Milan intascherà un gruzzoletto da 9,5 milioni di euro lasciandone allo sconfitto 6,7. Considerato che Lazio e Juventus, già tornate in Italia, si sono fermate a poco meno di 2,5 si capisce perché RedBird e Oaktree non possano disdegnare la settimana in terra saudita delle rispettive squadre.
Si gioca per la gloria, perché portare a casa il primo trofeo della stagione farebbe bene sia a Conceicao che a Inzaghi. Forse più al portoghese che al campione in carica, che la Supercoppa italiana ha già vinto cinque volte in carriera (record) e che la detiene da tre stagioni. Conceicao è arrivato sulla panchina dei rossoneri da una settimana, si è presentato con un biglietto da visita notevole rimontando la Juventus e ora sogna il colpaccio che darebbe benzina al morale in vista di un girone di ritorno in cui il Milan deve rimontare per non restare fuori dalla zona Champions League, vero obiettivo stagionale per tutti.
Le semifinali hanno confermato che l’Inter è al momento la realtà più forte, matura e completa che esista in Italia mentre il Milan è nel mezzo di un travaglio tecnico dal quale non è chiaro cosa possa uscire. La Juventus si è scottata sottovalutando la voglia di Conceição di non perdere mentre è probabile che l’Inter faccia tesoro della voglia di rivincita dopo il ko settembrino che ha chiuso la striscia di sei derby consecutivi vinti.
Sia Conceicao che Inzaghi si portano nella finale una serie di dubbi. Il portoghese sta resettando in tempo zero le poche certezze del Milan di Fonseca, non sa se avrà Leão (più probabile in panchina) ed è consapevole che servirà di più di quanto mostrato contro la Juventus per potersi giocare tutte le sue carte. Inzaghi dovrà rinunciare a Thuram e a bisogno che Lautaro Martínez torni ad essere il cannoniere letale che è stato fino al dicembre 2023. La crisi di gol dell’argentino ha radici lontane e comincia a preoccupare anche il diretto interessato.
E' vero che se l’Inter sta tenendo un gran passo senza le sue reti e chissà cosa sarà dopo, ma è innegabile che il continuo procrastinarsi di quel “dopo“ rappresenta uno dei pochi lati negativi della stagione nerazzurra. I mitologici bookmakers, abituati a non buttare via nemmeno un euro, danno l’Inter largamente favorita sul Milan. Analizzando freddamente le circostanze della vigilia di questa Supercoppa Italiana non può essere diversamente. Poi, però, c’è la suggestione del derby che azzera tutto e che rimescola equilibri e gerarchie. A settembre è accaduto, in precedenza meno: cosa capiterà nel deserto di Riyadh?
TUTTE LE NOTIZIE DI CALCIO SU PANORAMA
- La sfida tra le migliori (e l'Inter rimane ancora più forte dell'Atalanta) ›
- Thiago Motta, il grande freddo ›
- La Supercoppa in Arabia non piace ma è un affare per il calcio italiano ›
- Supercoppa al Milan, il trionfo di Conceicao - Panorama ›
- E' il Milan di Conceicao e Ibra mette la faccia sulla vittoria - Panorama ›