Thiago Motta, il grande freddo
Juventus battuta dal Milan nella semifinale di Supercoppa e su banco degli imputati finisce il tecnico. Luna di miele esaurita, ora anche i tifosi rimpiangono il passato e si interrogano sul resto della stagione
La notte sballata che rimanda a casa la Juventus, regalando al primo Milan di Sergio Conceicao un derby finale contro l'Inter, rischia di segnare un primo spartiacque della stagione bianconera. La luna di miele tra il popolo juventino e Thiago Motta, profeta sbarcato a Torino per cancellare le scorie dell'ultimo Allegri, è terminata: questione di risultati, non un dettaglio nella real casa, ma anche di sensazioni trasmesse nei primi sei mesi di lavoro alla Continassa.
La Juventus continua ad essere un cantiere aperto col piccolo problema che la stagione avanza veloce. Metà o quasi è stata consumata, la squadra insegue in campionato dove è al momento fuori dalla zona Champions League - obiettivo irrinunciabile per le casse del club -, sta facendo il suo in Europa e ha fallito il primo trofeo in una semifinale in cui affrontava un avversario in piena crisi tecnica. Il perché sia accaduto è parte del problema.
Secondo Thiago Motta la Juventus ha dominato il Milan, salvo poi perdersi caratterialmente alla prima difficoltà dopo non aver chiuso il match. I numeri dicono altro (ripresa progressivamente consegnata ai rossoneri ben primo dell'uno-due decisivo), ma soprattutto intorno a Thiago ci si interroga sui suoi cambi, Vlahovic in particolare, e sul perché la Juve continua a cedere nei soliti errori di gestione delle partite. Affrontate come se si fosse in un laboratorio sperimentale e senza l'ossessione di portare a casa il risultato. Lo aveva detto lo stesso allenatore alla vigilia, ragionamento che ha fatto arrabbiare tutti e non è difficile capire il motivo.
Il bicchiere arrivati a gennaio è mezzo vuoto. Non c'è da fare alcun paragone col passato, recente e di più lungo trascorso. Della Juventus funziona poco, c'è grande confusione nelle scelte fondanti (dove gioca Koopmeiners? perché esce sempre Vlahovic? che fine ha fatto Douglas Luiz con i suoi 50 milioni spesi? Nico Gonzalez in panca anche se non c'è Conceicao e poi schierato centravanti adattato cosa significa?) e anche Thiago Motta non aiuta nella vaghezza delle spiegazioni.
Ad esempio, non è vero che la sconfitta con il Milan è solo figlia di un problema caratteriale ma bisognerebbe mettere e mettersi in discussione nelle scelte di campo. Non è scaricando sulla squadra che si risolve il problema. E se le partite rimangono sempre appese a un filo - altro che "corto muso" allegriano - non è che manca una dimensione vincente alla squadra e a chi quella dimensione dovrebbe averla data da tempo?
Ci sono allenatori sbarcati in estate, con in mano progetti nuovi, che stanno volando: Conte e Baroni. Dunque si può fare senza aspettare all'infinito, rilanciando ogni volta come se la partita importante non arrivasse mai e fosse sempre la prossima. Ecco il grande freddo che sta avvolgendo il progetto juventino di Thiago Motta e Cristiano Giuntoli la cui ricetta ora è tornare sul mercato per innestare giocatori importanti in difesa e attacco. In un caso (difesa) servono perché la Juventus è stata sfortunata, ma in generale ha senso immaginare di aggiungere investimenti "estivi" a quelli della scorsa estate che fin qui hanno reso molto al di sotto delle attese? E se è successo, di chi è la responsabilità?