Candy svela il forno e la lavatrice del futuro
All’Ifa di Berlino l’azienda italiana presenta l’evoluzione degli elettrodomestici per eccellenza. Puntando su connettività e innovazione semplice
da Berlino
Sono tra gli elettrodomestici di ultima generazione più interessanti e innovativi svelati all’Ifa, la fiera della tecnologia di Berlino. Una è una lavatrice in grado di riconoscere i tessuti e decidere qual è il lavaggio più adatto per non rovinarli e pulirli al meglio; l’altro un forno che insegna a cucinare o permette di vedere a distanza a che punto è arrivata la cottura di una pietanza.
Sono semplici e smart, ovvero parecchio intelligenti. Ma non sono americani, né cinesi, né coreani. Sono stati pensati e sviluppati in Italia, da Candy, azienda con una storia robusta alle spalle, iniziata nel secondo Dopoguerra. «Siamo di fronte a una nuova rivoluzione industriale in questo settore, spinta in avanti dalla connettività» spiega a Panorama.it Beppe Fumagalli, amministratore delegato del gruppo.
«Non è un futuro lontano» continua: «Per esempio, gli analisti stimano che a livello globale, nei prossimi cinque anni, la metà delle lavatrici vendute saranno connesse. E tutte quelle che noi metteremo in vendita dal quarto trimestre di quest’anno avranno a bordo questa caratteristica. Il mondo sta cambiando e l’impatto si rifletterà sicuramente in una nuova generazione di prodotti». Vediamoli dunque.
Il forno cervellone
Candy GroupIl nome è «Wtc», abbreviazione per «Watching, touching, cooking», ovvero guarda, tocca e cucina. Una buona sintesi di quanto questo prodotto è in grado di fare. Sullo sportello principale ha infatti uno schermo da 19 pollici con menu navigabili con le dita, come avviene con un qualsiasi smartphone o tablet. Dispositivi che, a loro volta, possono essere utilizzati per comandarlo a distanza.
Ma a cosa serve tanta accessibilità? Niente paura: non è uno strumento per consumati chef o fanatici abbonati alla cucina abituati a perdersi in un meandro di opzioni. Almeno non solo. Anzi, all’opposto, vuole semplificare la vita dei neofiti o evitare perdite di tempo a chi ne ha poco ma non vuole condannarsi a piatti freddi o a scongelare vecchi avanzi.
In pochi secondi è sufficiente indicare cosa abbiamo collocato al suo interno, per esempio una teglia di lasagne, scegliere per quante persone l’abbiamo cucinata e il forno farà tutto da solo. Deciderà quali sono tempo e temperatura di cotture più adatte per prepararla a puntino. Non è finita.
Scuola di cucina
Candy GroupCerto, la tecnologia è avanzata e gronda potenziale, ma fidarsi è bene fino a un certo punto. Ecco perché il forno Wtc ha una telecamera integrata che trasmette in diretta al telefonino o al tablet quello che sta avvenendo al suo interno, con un’accuratezza amplificata dalle luci a led laterali che illuminano a giorno l’interno.
Con un doppio vantaggio: non dovete ogni volta costringervi alla spola tra soggiorno e cucina per sbirciare l’avanzamento della cottura. E, soprattutto, non sarete obbligati ad aprire lo sportello, specie nelle fasi finali, creando inutili sprechi e dispersioni di calore.
Ultimo tassello: il «live teaching» (foto). L’elettrodomestico che diventa maestro. Vi insegna a cucinare, passo dopo passo, proponendo ricette sul suo ampio schermo da 19 pollici. L'obiezione è immediata: potreste tranquillamente vederle su YouTube del vostro tablet, ma qui siamo un passetto più avanti. Una volta completato il training, seguendo le dosi e le procedure indicate, il forno saprà esattamente come cuocerle a puntino.
Entrerà in produzione a fine 2016 e sarà distribuito nei negozi a partire dal 2017.
The più Ted
Candy GroupDel gruppo Candy fa parte anche Hoover, che all’Ifa si è presentata con «The», non nel senso della bevanda ma di articolo determinativo. Ovvero «la» lavatrice, per sottolineare la sua unicità, la rottura con procedure, dubbi e paradigmi del passato.
Non è presunzione, non è l’ennesimo upgrade della linea o la rincorsa allo schermo più grande sopra il cestello (per la cronaca, quello di serie ha 5,5 pollici, una buona risoluzione e si sposa a dovere con il grande oblò scuro poco sotto), ma c’è sul serio un’innovazione da raccontare.
Anche questa è chiusa nello spazio di tre lettere e si chiama Ted. Non un orsetto capriccioso come nel celebre film, ma un’abbreviazione di Textile expert detector, ovvero un rilevatore di tessuti. Vediamo come funziona.
L'annusa tessuti
Candy GroupÈ ingombrante all’incirca quanto uno smartphone, infatti (foto sopra) lo si accosta al telefonino con cui diventa un tutt’uno. A quel punto, in combutta con il cellulare, si trasforma in un lettore o meglio un naso capace di fiutare il tessuto che gli si accosta o, ancora meglio, indicare con precisione qual è la combinazione di filati usati per realizzare il capo in analisi.
In questo modo la lavatrice può impostare il programma perfetto per lavarlo a dovere, la temperatura ideale per non scolorirlo. Ovvia ed evidente la sua utilità quando si vogliono smacchiare vestiti preziosi o semplicemente rallentare l’inevitabile invecchiamento della nostra camicia preferita. Destino reso meno inesorabile dal trattamento perfetto.
Inoltre la lavatrice è connessa via Wi-Fi alla rete domestica, quindi può essere gestita tramite un’applicazione per smartphone e tablet. Di serie, inoltre, ha un’ultima chicca: «Predictive wizard». Ovvero un sistema che studia le abitudini del suo proprietario e gli suggerisce il programma più adatto alle sue esigenze. Un po’ come tenere una lavanderia professionale dentro casa.
Accelerare il futuro
Beppe Fumagalli, amministratore delegato del gruppo CandyMarco Morello«Sistemi come Ted» dice ancora Fumagalli «aiuteranno a vincere la diffidenza dei consumatori. A far capire loro quanto è importante, decisivo, l’ingresso della tecnologia anche nel settore degli elettrodomestici. Una percezione per ora agli inizi. È evidente che c’è tanta strada da fare. Noi abbiamo cominciato a percorrerla».
Con lo sguardo in avanti, scrivendo storie di tecnologia per una volta tutte italiane, ma anche omaggiando e aggiornando il passato. Andando a pescare nel proprio ricco patrimonio di icone. Ecco allora che nella scoperta di Candy votata a «The wonder of things», la meraviglia delle cose, entra Bianca.
Un prodotto (nella foto sopra lo si scorge a destra) che si pone sulla stessa scia della lavatrice moderna lanciata dall’azienda nel 1958. Ne riprende le linee e il colore ma ne adegua le prestazioni al presente, o meglio le coniuga al futuro.
È spaziosa, accessibile, si comanda come da copione oramai dal telefonino e, grazie alla tecnologia di bordo, lava a dovere i capi in meno di un’ora. Perché effetti speciali a parte, la tecnologia è davvero innovativa, di rottura, quando risponde in maniera funzionale a vecchie esigenze. Quando assolve alla sua funzione principale in modo più efficace.