Mostra del cinema di Venezia 2019: Joker è il Leone d'oro
Coppa Volpi ad Ariane Ascaride e Luca Marinelli. Premio speciale della giuria a "La mafia non è più quella di una volta" di Franco Maresco
Si chiude la 76^ edizione della Mostra del cinema di Venezia, che incorona Joker di Todd Phillips.
Ecco tutti i premi.
I premi di Venezia 76
- Leone d'oro: Joker di Todd Phillips (qui la nostra recensione)
- Leone d'Argento - Gran Premio della Giuria: J'Accuse di Roman Polanski
- Leone d'argento per la miglior regia: Om det oändliga (About Endlessness) di Roy Andersson
- Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile: Ariane Ascaride per Gloria Mundi
- Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile: Luca Marinelli per Martin Eden
- Migliore sceneggiatura: Yonfan per Ji Yuan Tai Qi Hao (No. 7 Cherry Lane)
- Premio speciale della giuria: La mafia non è più quella di una volta di Franco Maresco
- Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente: Toby Wallace per Babyteeth
- Leone del futuro - Premio opera prima "Luigi De Laurentiis": You Will Die at 20 di Amjad Abu Alala
- Leoni d'oro alla carriera: Julie Andrews e Pedro Almodóvar
Sezione Orizzonti
- Miglior film: Atlantis di Valentyn Vasyanovych
- Miglior regia: Blanco en Blanco di Théo Court
- Premio speciale giuria: Verdict di Raymund Ribay Gutierrez
- Migliore interpretazione femminile: Marta Nieto per Madre
- Migliore interpretazione maschile: Sami Bouajila per Bik Eneich - Un Fils
- Migliore sceneggiatura: Jessica Palud, Philippe Lioret, Diastème per Revenir
- Miglior cortometraggio: Darling di Saim Sadiq
Venice Virtual Reality
- Miglior Virtual Reality: The Key di Celine Tricart
- L'opera che ha sfruttato al meglio la realtà virtuale: A Linha di Ricardo Laganaro
- Migliore storia raccontata grazie alla realtà virtuale: Daughters of Chibok di Joel Benson
Venezia Classici
- Miglior restauro: Extáse (Estasi) di Gustav Machaty
- Miglior documentario sul cinema: Babenco - Alguém tem que ouvrir o coração e dizer: parou (Babenco - Tell Me When I Die) di Bárbara Paz
Il ritorno sul red carpet
Cerimonia di premiazione dalle ore 19 in Sala Grande (sul sito della Biennale la diretta streaming). Anche Panorama.it seguirà in diretta la consegna dei premi.
Avvistati di ritorno sul red carpet, e quindi in odor di premi, il cinese Yonfan del film d'animazione Ji Yuan Tai Qi Hao (No. 7 Cherry Lane), regista Shannon Murphy e giovani attori di Babyteeth, Joaquin Phoenix con il regista Todd Phillips di Joker, Luca Marinelli protagonista di Martin Eden.
Il toto Leone d'oro
Mentre gli attivisti ambientalisti invadono il red carpet, pacificamente, sin dalla mattina del giorno di chiusura, al Lido è tempo di bilanci. Chi vincerà l'edizione 76 della Mostra del cinema di Venezia?
Non è facile individuare il Leone d'oro 2019. E non perché - come spesso poi dicono i presidenti di giuria - la qualità dei film in concorso è così alta che è difficile scovare chi merita di più. La qualità media non è stata male, questo è vero, nessun film è "da buttare". Ma la cosa più notevole è un'altra: sono stati davvero pochi, rari, i film da conservare nel cuore. È mancato il capolavoro o anche semplicemente quel film potente che ti fa momentaneamente riconciliare con la vita e con l'indomita ricerca del bello.
Quali i titoli più meritevoli? A nostro avviso Marriage Story, su tutti. Forse però il dramma di fine matrimonio con Scarlett Johansson e Adam Driver è un film troppo "pulito" e adatto a tutti i palati per conquistare il gradino più alto, spesso dedicato a film più "sofisticati". Poi: la spy story cinese in bianco e nero Lan Xin Da Ju Yuan (Saturday Fiction), l'australiano commovente Babyteeth, e, rivaluto a distanza di giorni, Ema di Pablo Larraín, che sul lungo periodo rimane lì a farsi ricordare e sedurre più di altri. Degni di nota: La mafia non è più quella di una voltadel nostro acuto e mordace Franco Maresco (nonostante la sua fastidiosa irrisione della malattia mentale), il Joker di Joaquin Phoenix. Contro il parere di molti, anche Ad Astra con Brad Pitt e The Painted Bird del ceco Václav Marhoul, tra occhi cavati dalle orbite, sesso con caprone, stupro su minore, bottiglia infilata in vagina.
Il gusto dei colleghi però è diverso. La critica italiana e internazionale consegnerebbe il Leone d'oro a J'accuse di Roman Polanski, racconto solido ma alquanto classico dell'affaire Dreyfus (chissà se sarà d'accordo la presidente di giuria Lucrecia Martel, che nei giorni scorsi ha detto di non voler applaudire il Polanski uomo, accusato di violenza sessuale). Seguono Joker di Todd Phillips, Marriage Story di Noah Baumbach (dalla sceneggiatura brillante), Martin Eden dell'altro italiano Pietro Marcello e The Laundromat di Steven Soderbergh con Meryl Streep.
Coppa Volpi? Tra le attrici in lizza: Gong Li per Saturday Fiction, Catherine Deneuve per La Vérité, Mariana di Girolamo per Ema, Scarlett Johansson per Marriage Story. Tra gli attori: Joaquin Phoenix per Joker, Luca Marinelli per Martin Eden, Mark Rylance per Waiting for the Barbarians. Io la consegnerei a Ben Mendelsohn per Babyteeth, anche se non è protagonista assoluto del film.