5 app per guadagnare con le foto mobile
Da qualche anno stanno proliferando le piattaforme che offrono agli utenti la possibilità di guadagnare dalle foto che fanno con il telefonino. Eccone 5 fra le più riuscite
Ora che la fotografia è un settore creativo alla portata di tutti, ora che qualsiasi smartphone ti consente di scattare decine di fotografie al minuto e di condividerle in tempo reale in centinaia di applicazioni dedicate, è fin troppo facile illudersi di avere la stoffa dei veri fotografi.
Magari hai fatto un bello scatto, magari hai raccolto qualche cuoricino in più del solito su Instagram, magari qualcuno su Flickr ti ha detto che “Ehi, sai che secondo me questi scatti potresti venderli?”. E così sei lì che setacci il torbido oceano della Rete in cerca di qualcuno che sia disposto a pagare per i tuoi scatti compulsivi. Non è che vuoi diventare ricco, ma già che ci sei, visto che passi metà delle tue giornate a inquadrare soggetti con il cellulare, tanto vale grattarci qualche soldo.
Congratulazioni, sei stato fortunato. Si dà il caso che la Rete sia piena di piattaforme che foraggiano la tua urgenza immortalatrice. Eccone 5 tra le più interessanti.
1. Snapwire
Più che una normale app per iOS, Snapwire è una sorta di quartier generale per mercenari della fotografia. La cosa funziona così: chi ha bisogno di una foto crea una Request, una sorta di bando in cui spiega che tipo di fotografia gli serva e quanto intenda pagarla, a questo punto gli aspiranti venditori prendono il loro iPhone (o iPad) e vanno a caccia della foto giusta, la caricano sulla piattaforma e il richiedente dovrà valutare le differenti immagini: chi riceve il voto più alto si aggiudica la vendita.
2. Dotspin
La filosofia alla base di Dotspin è interessante: fornire agli utenti che già condividono foto in Creative Commons un sistema per guadagnarci qualche spicciolo. Puoi registrarti a Dotspin utilizzando Twitter o Instagram, una volta registrato potrai affidare i tuoi scatti (con filtro o meno) alla piattaforma appiccicandoci l’hashtag #dotspin. A questo punto le tue immagini vengono automaticamente condivise in CC e soggette a un sistema di votazione chiamata Vote-o-Matic (ti vengono presentate due immagini e tu scegli la migliore), in base a questo sistema le foto ricevono una valutazione più o meno elevata. Gli utenti possono decidere di scaricare le foto per uso personale, oppure di pagare 1 dollaro per ottenerne la licenza commerciale.
3. Scoopshot
Ecco un’app per aspiranti fotoreporter. A differenza delle altre piattaforme, Scoopshot è dedicata alle immagini che possono avere un’utilità giornalistica: l’utente cattura l’immagine di un terremoto, di un furto, di un incidente stradale, la consegna a Scoopshot e ha la possibilità di far vedere i propri scatti a testate giornalistiche che possono decidere di acquistarlo al volo. Esiste anche un’opzione Pro per quegli utenti che vogliono proporsi come professionisti alle varie testate.
4. Fotolia
Uno dei servizi più recenti è Fotolia. A differenza delle altre piattaforme Fotolia fa leggermente più sul serio ed è leggermente più complicato da utilizzare. L’utente può caricare le proprie foto catalogandole in maniera dettagliata e mettendole a disposizione di professionisti che ne possano avere bisogno. Chi acquista deve utilizzare dei crediti il cui prezzo può variare (a seconda di quanti se ne acquistano). Per ogni immagine l’autore riceve commissioni che vanno dal 20 al 63%.
5. Clashot
I proprietari di Depositphotos hanno avuto un’idea semplice quanto efficace: sviluppare un’app che consenta a chiunque di condividere in tempo reale le proprie foto scattate in modo che possano fin da subito essere viste e acquistate da professionisti dell’editoria e della stampa. Per utilizzare Clashot basta scaricare l’app iOS o Android e cominciare a scattare. L’autore ha il 44% di percentuale su ogni foto venduta.