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Come ha fatto Kylie Jenner a far perdere 1,3 miliardi a Snapchat

Lo strapotere degli influencer è tanto forte da arrivare a determinare persino le sorti di aziende e brand solidi

Si chiama "Effetto farfalla". Si tratta di quella teoria secondo cui un battito d'ali in un angolo del pianeta può generare uno tsunami agli antipodi.

Kylie Jenner e l'effetto farfalla

Ed è più o meno quello che è successo con un semplice tweet di Kylie Jenner, la sorella di Kendall Jenner nonché sorellastra di Kim Kardashian.

Nella vita Kylie, 20 anni, neo mamma di Stormi avuta dal rapper Travis Scott, oltre a promuovere cosmetici e trucchi online e a far parte del cast del reality di famiglia A spasso con i Kardashian, è un'influencer da 104 milioni di follower su Instagram e da 24,5 milioni di follower su Twitter.

Una ragazza che può decidere il destino di un marchio postando o meno una foto su Instagram o scegliendo un rossetto invece di un lucidalabbra. Ma come diceva Sam, lo zio di Spiderman "Da un grande potere derivano grandi responsabilità" e la giovane rampolla di casa Jenner, di recente, sembra non essersene ricordata.

Il caso Snapchat

Un paio di giorni fa, infatti, Kylie, via Twitter ha osservato che il restyling di Snapchat, l'applicazione "fantasma" dove i post spariscono dopo 24 ore, non era di suo gusto e questo l'aveva portata a scegliere di non utilizzarla più. Apriti cielo: le azioni di Snapchat sono crollate in poche ore cedendo prima l'8% a Wall Street e chiudendo a - 6% con una perdita stimata di 1,3 miliardi di dollari. 

Sebbene Kylie, dopo che qualcuno le aveva fatto notare che il suo tweet stava generando un uragano in borsa abbia precisato: "Ehi, ma io amo SnapChat, resta il mio primo grande amore" il colosso della messaggistica, a fine giornata, si è leccato le ferite.

Lo strapotere degli influencer è pericoloso

Lo strapotere degli influencer è ormai un dato di fatto e le aziende ne sono ostaggio arrivando a incensare e omaggiare queste figure perché sanno che un giudizio positivo o negativo su un determinato prodotto o collezione può determinare la sorte di un'intera stagione.

Basti pensare cosa accade alle sfilate di moda. Che sia Milano, New York o Londra il front row è sempre più delle varie Chiara Ferragniche siedono in prima fila e vengono tenute d'occhio come oracoli.

A Milano, per esempio, questa settimana non si parla che dell'assenza per maternità della Ferragni dalla fashion week e nel dietro le quinte ci si chiede come la sua mancata partecipazione influenzerà la stagione della moda.

Cosa significa essere influencer

Diventare influencer significa essere in grado di monetizzare la propria presenza sui social network moltiplicando i follower e riuscendo a creare un seguito di credibilità che giustifichi lo status stesso di "Colui che influenza qualcosa".

In America l'intero clan Jenner/Kardashian fa scuola e quanto accaduto con il caso Snapchat lo mostra in maniera palese. In Italia oltre a Chiara Ferragni diventata ormai lei stessa brand con il marchio Chiara Ferragni fanno opinione i vari Mariano Di Vaio, Lodovica Comello, Frank Matano o Clio MakeUp, personaggi nati dai social e passati alla televisione che ha ulteriormente consolidato il loro ruolo pubblico. 

In questa giungla di personaggi che influenzano altri personaggi verso tendenze, mode e luoghi di vacanza al singolo utente è delegata la responsabilità di discernere tra spot promozionali e consigli di stile. Impresa non semplice per superare la quale sono richieste personalità e intelletto doti che nessun influencer al mondo può donare a chi ne sia privo.

Per saperne di più:

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Barbara Massaro