10 libri sul 25 aprile
Commemoriamo 70 anni di libertà attraverso coloro che la Resistenza l’hanno fatta e subita
L’estate di Gisacomo di Luca Randazzo
Siamo sui monti di Aune, il paese sopra Feltre bruciato dai tedeschi l'11 agosto del 1944, base di appoggio della brigata partigiana Gramsci. Giacomo, undici anni, è stato mandato in alpeggio a lavorare in una malga durante l'estate. Il suo padrone si chiama Bepi, un uomo rude che gli incute timore. E poi ci sono Sergio, sempre ingrugnito anche lui, e Alpina, la nipote di Bepi. È taciturna, Alpina, e vestita da maschiaccio. L'estate di Giacomo comincia così, tra la nostalgia di casa, l'odore delle vacche e la fascinazione per i famosi partigiani, che circolano da quelle parti ma lui non ne ha ancora mai visto uno.
In bilico tra realtà e finzione, un romanzo crudo che racconta la Liberazione e l'Italia ferita di quegli anni ma anche la fatica di conoscere gli adulti e le loro feroci contraddizioni
L’estate di Gisacomo. La guerra e un partigiano di undici anni
di Luca Randazzo
Rizzoli, 2015
(144 pagine)
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Fuochi d’artificio di Andrea Bouchard
Negli anni cruciali della Resistenza. Marta ha tredici anni, è magrolina, poco formosa e ha lunghi capelli biondi che la fanno sembrare tedesca. Un giorno suo fratello Davide, poco più grande di lei, le propone di aiutare la Resistenza contro nazisti e fascisti, all’insaputa degli stessi partigiani, che non li accetterebbero alla loro età. Davide ha un piano geniale, ma Marta si sente piccola, ha paura ed è contraria alla guerra. Il fratello però coinvolge anche Marco, un compagno di cui lei è innamorata, e quando conosce i partigiani da vicino Marta ne rimane affascinata.
Un romanzo in cui la fantasia si intreccia con la Storia, rispettandola e celebrandola, ma che va oltre, mettendo in relazione le domande dei ragazzi di oggi con le risposte di allora.
Fuochi d’artificio. Il piano segreto di quattro giovanissimi partigiani
di Andrea Bouchard
Salani, 2015
(320 pagine)
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L’inverno di Diego di Roberto Baldazzini
Inverno 1943. Dopo l’armistizio dell’8 settembre, l’Italia
ha dichiarato guerra alla Germania, nasce la Repubblica sociale di Salò e scoppia la guerra civile. Nel frattempo, il giovane Diego Varruti deve scegliere da che parte stare: se combattere a fianco dei nazisti insieme al padre gerarca fascista, oppure battersi con Luisa e i suoi compagni partigiani per una nuova Italia, libera e democratica.
L’inverno di Diego. Le quattro stagioni della Resistenza
di Roberto Baldazzini
Coconino Press, 2014
(96 pagine)
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Lenuccia di Vico Neve a Materdei di Pietro Gargano
Bastarono quattro giornate di furia e quattro righe di un dispaccio – emerse dagli archivi dalla Cia – a impedire che cominciasse da Napoli la deportazione degli ebrei verso le camere a gas. Questo romanzo dà conto di quanto avvenne alla fine di settembre del 1943, restituendo le esatte dimensioni di un’epopea. Lo fa attraverso la storia di Lenuccia, l’unica napoletana decorata al valor militare, raccontando le sue battaglie nello scenario corale della rivolta, la sua attività nei servizi segreti inglesi, la sua amarezza nel trovarsi come avversari politici quelli che erano stati compagni di barricata, la ribellione alla perdita collettiva della memoria.
La vicenda umana di Lenuccia diventa così parabola della decadenza della città e di una straordinaria occasione perduta.
Lenuccia di vico Neve a Materdei. Protagonista delle Quattro Giornate che salvarono Napoli e gli ebrei
di Pietro Gargano
Tullio Pironti, 2015
(180 pagine)
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La Resistenza perfetta di Giovanni De Luna
Nel settantesimo anniversario della Liberazione, Giovanni De Luna ha voluto mettere di nuovo a punto un’immagine della Resistenza che si stava offuscando. Con grande efficacia, De Luna ha scelto una storia, un luogo, alcuni personaggi: un castello in Piemonte, una famiglia nobile che decide di aiutare i partigiani, la figlia più giovane, Leletta d’Isola, che annota sul suo diario quei mesi terribili ma anche meravigliosi in cui comunisti e monarchici, aristocratici e contadini, ragazzi alle prime armi e ufficiali dell’ex esercito regio lottarono, morirono, uccisero per salvare la loro patria, la loro libertà, il futuro di una nazione intera.
Lavorando con grande acume storico a cavallo tra dimensioni locali e grandi scenari, e tra storie personali e dibattiti storiografici, De Luna ci restituisce la consistenza storica di un movimento che fu davvero una lotta per la libertà, in cui si impegnarono italiani di ogni provenienza, ceto e credo politico, capaci di riscattare con il loro impegno e i loro sacrifici una nazione intera, umiliata dal fascismo e dalla guerra.
La Resistenza perfetta
di Giovanni De Luna
Feltrinelli, 2015
(256 pagine)
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Partigiani del Polesine nelle fotografie di Mario Dondero
Il libro raccoglie una selezione delle fotografie scattate da Mario Dondero sui luoghi che furono teatro della guerra partigiana nel Polesine tra il 1943 e il 1945. Foto che sono oggetto, tra la primavera e l'estate 2014, di una mostra itinerante negli stessi luoghi, associando alcuni comuni della provincia di Rovigo: Cavarzere, Castelguglielmo, Adria, Villadose, Villamarzana tra gli altri. Mario Dondero è tra i più noti fotogiornalisti italiani, partigiano lui stesso.
Partigiani del Polesine nelle fotografie
di Mario Dondero
Giunti, 2014
(144 pagine)
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1926-1939, l’Italia affonda di Ugo Mancini
Roma e la sua provincia hanno dato una spinta decisiva al movimento antifascista italiano, con un contributo di sangue e dolore immensi. Questo libro, firmato da uno dei maggiori esperti della materia, racconta le vite di perseguitati e persecutori, tracciando una linea nera inquietante che porta fino ai giorni nostri.
Il fascismo non è solo un fatto storico racchiudibile tra due parentesi, ovvero le due guerre mondiali. È stato, invece, frutto di un bisogno di autoritarismo maturato dalle masse, senza il cui consenso non si sarebbe avuta una dittatura fascista in Italia. Contro la quale è via via sorto un movimento antifascista per anni perseguitato e minoritario, ma destinato a incrementare la sua forza man mano che il regime mussoliniano perdeva consenso nella popolazione vessata e impoverita.
1926-1939, l’Italia affonda. Ragioni e vicende degli antifascisti a Roma e nei Castelli Romani
di Ugo Mancini
Infinito edizioni, 2015
(432 pagine)
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Compagni di settembre di Alberto Vigevani
All’indomani dell’8 settembre, in un paese “abbandonato a sé, senza armi, senza capi, tradito”, un giovane artista lascia in città la moglie e un figlio appena nato, per unirsi a un piccolo gruppo di partigiani in montagna. Il romanzo è il fedele resoconto di questa scelta: i primi cauti contatti, la distribuzione delle armi, i turni di guardia, gli scontri a fuoco, i rastrellamenti, il pensiero della morte che non dà tregua. Con uno stile asciutto e già neorealistico, Vigevani registra la ferocia delle imboscate, l’infamia dei delatori, le viltà dei possidenti in fuga, i dubbi e gli ardori di un ventenne borghese confrontato con la necessità di uccidere e di salvare la pelle.
Compagni di settembre
di Alberto Vigevani
Endemundo, 2014
(160 pagine)
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Sulla guerra civile di Norberto Bobbio e Claudio Pavone
Una guerra civile è il saggio che ha rivoluzionato la nostra storiografia contemporanea su un evento-spartiacque della storia d’Italia. Guerra patriottica di liberazione dall’esercito tedesco invasore; guerra civile contro la dittatura fascista; guerra di classe per l’emancipazione sociale. Nella Resistenza furono combattute non una, ma tre guerre insieme. I testi qui riuniti testimoniano i dubbi, gli interrogativi di Bobbio e Pavone sulla legittimità di un’etichetta a rappresentare, o a esaurire, la complessità di un conflitto. «Uno dei problemi più affascinanti dal punto di vista storico – scrive Pavone – sta anzi proprio nel cercare di comprendere come nello stesso soggetto, collettivo o individuale, abbiano potuto convivere due o tre guerre e le rispettive motivazioni». Una lezione, a due voci, di moralità nella ricerca.
Sulla guerra civile. La resistenza a due voci
di Norberto Bobbio e Claudio Pavone
Bollati Boringhieri, 2015
(200 pagine)
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Due madri di Ugo Barbàra
Abruzzo, 1943. Stella non avrebbe mai pensato che la guerra avrebbe raggiunto il suo paese. Invece prima sono arrivate le lettere a portarsi via gli uomini, poi la fame e, infine, gli aerei che sfiorano le montagne, quasi a sfidarle. Nella sua vita non si è mai trovata a dover scegliere da che parte stare, ma con il marito in Russia e il lavoro sempre più scarso capisce di dover scendere a compromessi. Anche se a bussare alla sua porta è quello che tutti additano come il nemico. Per sfamare suo figlio e provare a regalargli un futuro.
Buenos Aires, 1980. In cuor suo Olga è certa che qualcosa sta per accadere. La gente in quei mesi sparisce senza lasciare traccia. E quando torna a casa dal turno in fabbrica e non trova suo marito Miguel comprende che è arrivato il loro turno. L’unica cosa che vorrebbe fare è cercarlo, aspettarlo, restare in quella casa piena di ricordi, ma non ne ha il tempo. Deve mettere in salvo se stessa e, soprattutto, suo figlio.
La storia emozionante e dolente di due donne, due madri pronte a tutto, anche a dimenticare e calpestare se stesse, per salvare i propri figli.
Due madri
di Ugo Barbàra
Frassinelli, 2015
(240 pagine)
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