I 5 libri per l’estate consigliati dal presidente Mattarella
Da Dostoevskij a Huizinga passando per Cazzullo, le indicazioni ai giovani del presidente della Repubblica
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un colloquio con il Corriere della Sera ha parlato delle sue letture e dei generi che predilige. Prima di andare in vacanza, per rilassarsi grazie alla "felicità della lettura", di libri ne ha "preparati diversi, di vario genere, da mettere in valigia, narrativa, storia, saggistica. Tra gli altri, Il tempo migliore della nostra vita di Antonio Scurati e Possa il mio sangue servire di Aldo Cazzullo.
E poi l'ultima fatica da biblista di Enzo Bianchi, Raccontare l'amore. Il capo della Stato dà anche un consiglio ai giovani su cosa leggere per affrontare la vita: "Potrei ripetere, con molto rispetto per le scelte di ciascuno, quel che dico ai miei nipoti adolescenti: 'I libri sono un giacimento sterminato per comprendere la vita e attraversarla... Cominciate con Dostoevskij, cari ragazzi'".
Uno dei libri che Mattarella ha ripreso dai suoi scaffali, racconta al Corriere, è La crisi della civiltà di Johan Huizinga. Spiega il capo dello Stato: "È un contributo fondamentale alla civiltà europea, tradotto in italiano personalmente da Luigi Einaudi. L'ho letto per la prima volta più di cinquant'anni fa. Ne posseggo un'edizione del 1938, acquistata allora da mio padre. Lo sto rileggendo adesso e scopro che, nonostante sia passato quasi un secolo, le analisi e gli allarmi che contiene sono attualissimi. Ad esempio la denuncia del rischio di far prevalere le suggestioni provocate da interesse o da desideri sul giudizio critico basato sulla conoscenza dei fatti"."
La mia formazione - spiega Mattarella - si richiama a quel filone che potrebbe essere definito montiniano. Umanesimo integrale di Jacques Maritain è il testo che, tutt'ora, ritengo mi abbia maggiormente influenzato rispetto al senso della vita e della responsabilità personale. Ma da giovane ho letto molto... Da Fedor Dostoevskij ad Aleksandr Solzenicyn, da William Somerset Maugham a Paul Claudel, da Thomas Eliot a Ignazio Silone, da Benedetto Croce a Romano Guardini, dai libri di storia di Winston Churchill e di Luigi Salvatorelli a tanti altri".