Alan Moore e il romanzo da un milione di parole
L’autore di ‘V per Vendetta’ e ‘Watchmen’ ha completato ‘Jerusalem’, una delle più lunghe e ambiziose opere contemporanee
Fumettista, scrittore, musicista e mago autoproclamato, Alan Moore è indubbiamente una delle personalità più eccentriche e geniali nel panorama culturale contemporaneo. All’età di sessant’anni non intende smentirsi, e, dopo aver segnato la storia del fumetto entrando nell’immaginario collettivo con graphic novel come Watchmen e V per Vendetta, ha appena concluso la bozza del suo secondo romanzo, intitolato Jerusalem.
Dove sta la notizia? Eccola: Moore ha realizzato un’opera epica, imponente, composta da un milione di parole. Per intenderci, siamo intorno a più di due Signore degli Anelli, a più o meno tre romanzi della serie Le cronache del ghiaccio e del fuoco, a un Guerra e pace raddoppiato. Jerusalem, alla cui stesura Moore stava lavorando fin dal 2006, è ambientato nei dintorni di Northampton, la città inglese dove è cresciuto. Parla della storia passata, anche antica, della zona, concentrandosi sulla famiglia dello scrittore, senza lesinare in inserti di fantasia.
Già qualche anno fa Alan Moore aveva rivelato in diverse interviste alcuni dettagli del romanzo. Nel 2008, per esempio, alla BBC parlò di una parte in cui racconta di suo fratello impegnato in un’avventura nella quarta dimensione. L’anno scorso, invece, al Guardian annunciò la stesura del capitolo finale, scritto “un po’ nello stile di Dos Passos”.
Non ci sono ancora notizie riguardo alla data di uscita e se esiste un editore che abbia intenzione di pubblicare Jerusalem. Del resto l’editing di un romanzo da un milione di parole può incutere timore.