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Italianissima! L’arte fra le due guerre al MuSa di Salò

Italianissima! L’arte fra le due guerre al MuSa di Salò

Fino al 9 dicembre 2018, oltre 80 opere che rende omaggio all’arte italiana del’900

Italianissima! L’arte fra le due guerre al MuSa di Salò
Ufficio Stampa SEC /Collezione Alberto Della Ragione del Museo Novecento Firenze

Renato Guttuso, Strada di Bagheria, 1939

Italianissima! L’arte fra le due guerre al MuSa di Salò
Ufficio Stampa SEC /Collezione Alberto Della Ragione del Museo Novecento Firenze

Renato Guttuso, Portacenere, 1958

Italianissima! L’arte fra le due guerre al MuSa di Salò
Ph. Nicolò Brunelli

L’allestimento di “Italianissima” al MuSa – Presagi

Italianissima! L’arte fra le due guerre al MuSa di Salò
Ufficio Stampa SEC /Collezione Alberto Della Ragione del Museo Novecento Firenze
Italianissima! L’arte fra le due guerre al MuSa di Salò
Ufficio Stampa SEC /Collezione Alberto Della Ragione del Museo Novecento Firenze

Renato Paresce, La statua e la scala, 1931

Italianissima! L’arte fra le due guerre al MuSa di Salò
Ufficio Stampa SEC /Collezione Alberto Della Ragione del Museo Novecento Firenze

Virgilio Guidi, Donna con sciarpa,1954 ca

Italianissima! L’arte fra le due guerre al MuSa di Salò
Ph. Nicolò Brunelli

L’allestimento di “Italianissima” al MuSa – Guardami

Italianissima! L’arte fra le due guerre al MuSa di Salò
Ufficio Stampa SEC /Collezione Alberto Della Ragione del Museo Novecento Firenze

Mario Mafai, Natura morta con la faraona e il candeliere, 1940 ca. – 1941 ca.

Italianissima! L’arte fra le due guerre al MuSa di Salò
Ufficio Stampa SEC /Collezione Alberto Della Ragione del Museo Novecento Firenze

Ottone Rosai, Omino nella strada, 1948 ca

Italianissima! L’arte fra le due guerre al MuSa di Salò
Ufficio Stampa SEC /Collezione Alberto Della Ragione del Museo Novecento Firenze

Felice Casorati, Ragazza in azzurro, 1933

Italianissima! L’arte fra le due guerre al MuSa di Salò
Ph. Nicolò Brunelli

L’allestimento di “Italianissima” al MuSa – Ora et Labora

Italianissima! L’arte fra le due guerre al MuSa di Salò
Ufficio Stampa SEC /Collezione Alberto Della Ragione del Museo Novecento Firenze

Carlo Levi, Ritratto di uomo, 1938

Italianissima! L’arte fra le due guerre al MuSa di Salò
Ufficio Stampa SEC /Collezione Alberto Della Ragione del Museo Novecento Firenze

Filippo De Pisis, San Francesco predica agli uccelli, 1931 ca

Italianissima! L’arte fra le due guerre al MuSa di Salò
Ph. Nicolò Brunelli

L’allestimento di “Italianissima” al MuSa – Ingresso della mostra

Birolli, Campigli, Carrà, Casorati, de Chirico, de Pisis, Guttuso, Maccari, Mafai, Manzù, Marini, Marussig, Migneco, Paresce, Prampolini, Rosai e Scipione.

Questi alcuni degli artisti, i più noti, in cui si imbatteranno i visitatori di “Italianissima”, la grande mostra dedicata all’arte italiana fra le de guerre allestita al MuSa di Salò: protagonista assoluto dell’esposizione, la raccolta di opere donate al Museo Novecento di Firenze dal Alberto della Ragione, ingegnere navale e noto mecenate e collezionista d’arte, con un particolare interesse per gli artisti contemporanei

E importante sottolineare che il prestigioso Museo Novecento di Firenze – situato all’interno dell’antico Spedale delle Leopoldine in Piazza Santa Maria Novella – è un’importante realtà museale ideata dal critico Carlo Ludovico Ragghianti in risposta alla catastrofica alluvione che stravolse Firenze nel 1966.

Quando

“Italianissima” apre al pubblico dal 13 aprile al 9 dicembre 2018 nei seguenti giorni e orari

Dalle ore 10.00 alle ore 19.00 (nei mesi di aprile, maggio, ottobre, novembre e dicembre)

Dalle ore 10:00 alle ore 20:00 (nei mesi giugno, luglio, agosto e settembre)

La biglietteria chiude un’ora prima (ultimo ingresso)


Dove

Ad ospitare la mostra il MuSa – Museo di Salò in Via Brunati, 9

Perchè è interessante

Il percorso espositivo – coloratissimo e di grande impatto – è diviso in otto sezioni: Ora et labora, Il volto santo, Paradisi perduti, Sacri riti, Scenografie urbane, Presagi, Natura viva e infine Guardami, sezione particolarmente interessante, che è un susseguirsi di figure femminili, dipinte, scolpite, sofferte, sognate e accompagna verso la fine di un percorso estetico che culmina nella ricerca di una bellezza interiore.

Come ha dichiarato il direttore del MuSa, Giordano Bruno Guerri “questa esposizione,  ripercorrendo i fervori ed i fermenti dell’arte italiana tra le due guerre, vuole farsi attenta riflessione di tutte quelle tappe fondamentali per gli sviluppi dell’arte nazionale e internazionale di questo secolo”

Pezzi pregiatissimi di questa mostra, sono i famosi Concetto Spaziale di Lucio Fontana, un Achrome tra i più grandi mai realizzati da Piero Manzoni e un intrigante disegno di Alberto Savinio: queste opere sono tutte provenienti da collezione privata quindi non appartenenti alla collezione fiorentina di Alberto della Ragione – ma presenti in mostra perché costituiscono esperienze fondamentali per capire il sentimento che ha mosso la ricerca artistica dei protagonisti dell’arte italiana fra i due conflitti mondiali


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