Chiara Gamberale,"Arrivano i pagliacci"
Sulle cose della vita, leggere come coriandoli e poi pesanti come sassi
“Come posso fare a leggere Arrivano i pagliacci? È l'unico fra i tuoi libri che non si riesce più a trovare in libreria” ha chiesto un lettore a Chiara Gamberale durante una sua presentazione.
Ed ecco che dopo quattordici anni dalla prima pubblicazione esce revisionato dall’autrice stessa questo lontano romanzo che parla di tanto, che parla di tutto: Arrivano i pagliacci (Mondadori).
Allegra è nata il 20-02-1980, ha vent’anno e sta per traslocare. Anzi no, sta per cambiare vita. Nata e cresciuta nella casa di famiglia, Allegra racconta ai nuovi inquilini, i coniugi Angelo e Tea Godella dettagli di una vita vissuta attraverso oggetti che all’apparenza potrebbero essere insignificanti ma che, come sempre accade per i ricordi, sono carichi di un elemento imprescindibile dalla vita di ognuno di noi: la memoria. E usa le parole.
“(…) sto provando a scrivere a voi, perché mi siete stati subito e misteriosamente tanto cari e allora, mi dico, magari raccontando a loro le cose le racconto a me o almeno ci provo.”
Le parole di Allegra conducono da una stanza all’altra, da una persona all’altra attraverso lo sguardo di una ragazzina che cresce e insieme alla vita che cambia affronta le cose della vita stessa. Quella vita composta da fatti, persone, oggetti che compongono il puzzle lastricato da pieghe del percorso a ostacoli che dobbiamo intraprendere per andare avanti.
La storia che Allegra ci racconta inizia con un padre rivoluzionario e una mamma troppo giovane per andarsene in giro ad essere quello che vogliono gli altri. Prosegue con l’incontro di due donne che si amano, Adriana e Matilde, e che condivideranno il loro amore con Thor-Ettore e Miss Toffee Coffee-Patty. A cui si aggiungeranno Allegra e Giuliano prima, con il suo cromosoma sbagliato, e Casco d’Oro Zullen poi, con il canto della nostalgia. E a cui si mischierà Vera.
Arrivano i pagliacci è il senso della vita, delle cose che succedono e contro cui poco possiamo. Per non dire nulla. Arrivano i pagliacci è un modo romantico di porsi di fronte al dramma della vita. La Gamberale non poteva scegliere espressione più armoniosa.
E poi avevo deciso di non concentrarmi sul fatto. Ma sul tutt’attorno... sui pagliacci che, comunque vadano le cose, dopo i trapezi sono di scena
Leggendo e andando avanti nelle pagine realizzo una cosa: gli uomini qui rappresentati sono macchie in un universo femminile. Ad iniziare da Ettore, il marito di Patty, lo stesso uomo che si lava la coscienza dai gesti compiuti con l’ipocrisia di una vita che stava stretta; proseguendo con Giù, il fratello di Allegra, nato molle e buffo, ma dotato di una sesto senso per le cose che non vanno; e arrivando a Francesco, famiglia circense alle spalle, da cui impara (e insegna) che comunque vadano le cose, alla fine quello che deve succedere accade sempre.
Arrivano i pagliacci è il romanzo sulla famiglia ma anche sulla non-famiglia, sulla felicità che può anche essere non-felicità e sulle parole che diventano gesti e i gesti che sostituiscono le parole. Chiara Gamberale ci ha regalato una bellissima storia con dei personaggi leggeri come coriandoli che cadono come sassi.
Arrivano i pagliacci
di Chiara Gamberale
Mondadori, 2014
(196 pagine)