Addio a Gaetano Tumiati
L’autore vincitore del Premio Campiello 1976 e storico vice direttore di Panorama, si è spento domenica a 94 anni
Non si celebreranno funerali per la scomparsa di Gaetano Tumiati, proprio secondo le sue ultime volontà. Lo scrittore classe 1918, morto ieri a Milano, verrà sepolto nella sua Ferrara senza cerimonie. È noto per il romanzo Il busto di gesso (Mursia) con il quale vinse il Premio Campiello nel 1976 e per l’autobiografico Prigionieri nel Texas (Mursia), ispirato alla sua esperienza di prigioniero di guerra negli Stati Uniti.
Tumiati, infatti, dopo la laurea in giurisprudenza, partì volontario per la Libia ma fu catturato dagli americani e trasferito oltreoceano, in un campo di prigionia ad Hereford, in Texas. Ritornato nel ’46 in patria, iniziò la lunga carriera giornalistica come inviato dell’Avanti e de La Stampa poi. Diresse la rivista Illustrazione italiana fino a diventare vicedirettore di Panorama negli anni di Lamberto Sechi.
Collaborò anche con Il Secolo XIX e raccolse le sue esperienze giornalistiche nel libro Buongiorno Cina (Edizoni Avanti) e nel volume Un avvenire nell’industria grafica (Enipg).
Altri lavori come Questione di statura (Mondadori) e I due collegiali (Marsilio) lo inseriscono nella lista dei maggiori romanzieri italiani contemporanei.
Tra le sue opere ricordiamo anche Morire per vivere. Vita e lettere di Francesco Tumiati medaglia d’oro della Resistenza (Corbo Editore), biografia dedicata al fratello partigiano ucciso dai nazifascisti nel ’44.
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- Il busto di gesso (Mursia)
- Prigionieri nel Texas (Mursia)
- Buongiorno Cina (Edizoni Avanti)
- Un avvenire nell’industria grafica (Enipg)
- Questione di statura (Mondadori)
- I due collegiali (Marsilio)
- Morire per vivere. Vita e lettere di Francesco Tumiati medaglia d’oro della Resistenza (Corbo Editore)