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Mida/Ansa/EPA/Andrew Gombert
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'What Happened': Hillary Clinton spiega la sconfitta contro Trump

In un saggio, in uscita a settembre, la Clinton fa il punto sulla sua debacle nella corsa alla Casa Bianca. Ecco di cosa parla

Si intitola What Happened, ossia Cos'è successo, l'atteso nuovo saggio firmato da Hillary Clinton, in uscita il 12 settembre 2017 per Simon & Schuster. Nonostante debba ancora comparire sugli scaffali delle librerie, siamo già in grado di fornire qualche dettaglio sui contenuti.

Il titolo aiuta

Appare abbastanza chiaro, dal titolo del volume, il tema portante del discorso di Hillary Clinton. La ex first lady, ed ex Segretaria di Stato sotto Obama, ha voluto mettere per iscritto la sua esperienza da candidato alle ultime elezioni presidenziali statunitensi, che l'ha vista perdere contro Donald Trump. Così spiega la stessa autrice nell'introduzione di What Happened: “In passato, per ragioni che cercherò di spiegare, ho spesso sentito l'esigenza di dovermi muovere con cautela in pubblico, come se stessi camminando su un filo senza una rete di protezione. In questo libro ho deciso di abbassare la guardia”.

Depone le armi dunque la Clinton, provando ad analizzare a freddo ciò che è accaduto nella feroce campagna elettorale americana dello scorso anno.

what-happened-clinton-simon-schusterCopertina di 'What Happened', il nuovo saggio di Hillary ClintonSimon & Schuster

Un racconto intimo

Secondo Simon & Schuster, What Happened avrà i toni di una confessione sincera e intima, fatta non dal personaggio politico ma dalla Clinton in qualità di donna. Ormai libera da vincoli dettati da motivi elettorali, Hillary prova a restituire le proprie sensazioni e a spiegare i suoi comportamenti, analizzando anche gli errori commessi.

Cosa vuol dire essere donna in campagna elettorale

Cosa vuol dire per una donna affrontare la corsa alla presidenza degli Stati Uniti? Questo sarà a quanto pare uno dei punti più importanti all'interno del libro. Del resto la Clinton è stata la prima donna nella storia americana ad essere candidata alle presidenziali. Un primato molto importante, ma che, per chi ha seguito anche superficialmente la campagna elettorale USA, ha permesso di mettere in mostra ancora una volta un'arretratezza culturale palpabile sia nell'opinione pubblica che nell'ambiente politico. Sessismo, doppiopesismo, critiche su tono di voce e aspetto fisico sono solo alcuni degli ostacoli che la Clinton ha dovuto affrontare nella sua sfida contro Trump.

Una punta di Russiagate

Infine, non può mancare nel libro un accenno al cosiddetto Russiagate. È ormai chiaro che ingerenze estere, provenienti dalla Russia, hanno in qualche modo agevolato la vittoria di Trump. E la Clinton non si esime dal commentare e provare a spiegare dal suo punto di vista quel che sembra essere accaduto.

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Andrea Bressa