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Milano by night. Quando lo spogliarello era un'arte – La recensione

Michele Focarete ci consegna un interessante e nostalgico saggio sul panorama culturale della Milano notturna, dal dopoguerra agli anni Novanta

La storia delle grandi città di tutto il mondo si può dividere in due parti. La prima, più nota, è quella che si dipana di giorno, alla luce del sole. L'altra, più nascosta, meno conosciuta e per certi versi anche più affascinante, è quella riservata alla notte. Anche Milano ha avuto la sua notte speciale, nella quale pittoreschi e mitici personaggi si sono resi protagonisti di una vita parallela, dal sapore proibito, che scorreva fra i tavoli e i palchi di locali e night che hanno segnato un'epoca. È ciò che racconta il giornalista Michele Focarete nel suo saggio intitolato Milano by night. Quando lo spogliarello era un'arte, edito da Book Time.

Una narrazione nostalgica

Focarete narra con garbo la vita notturna che ha animato la metropoli meneghina dal boom economico fino agli anni Ottanta, quando si trasformò nella “Milano da bere”. Un racconto ricchissimo di aneddoti, plasmato attraverso l'abilità del cronista e il trasporto di chi per diverso tempo ha potuto rendersi testimone. L'autore, infatti, per anni ha seguito spettacoli ed eventi fra i locali e i night della città nelle vesti di inviato per La Notte e il Corriere della Sera. Attività che gli ha concesso di osservare il dietro le quinte e conoscere innumerevoli protagonisti di quelle notti, dagli impresari (come Ugo Ortolani) alle dive (fra le altre Moana Pozzi, Patricia Boom, Anna Maria Rizzoli), passando anche per storici proprietari di locali (Giuseppe Elia o Danilo Arlenghi) o baristi entrati nella leggenda (come Luciano Erbetta, ex primo barman d'Italia, che per mezzo secolo ha inventato drink per i clienti dell'Astoria).

Smeraldo, Astoria, Maxim, Teatrino, William's e Porta d'Oro sono solo alcuni fra i vari luoghi citati in Milano by night. Ambientazioni di un processo culturale rimasto nell'ombra, partito dai fasti della rivista, passando per lo spogliarello e il gusto del proibito, fino all'inesorabile declino dettato da un contesto sociale, culturale e tecnologico in cui ormai niente sembra più un tabù.

La fauna della Milano notturna

Non c'erano solo artisti, prestigiatori, musicisti, starlette o spogliarelliste in quelle notti. Focarete trova spazio per descrivere anche quella sorta di fauna umana che presenziava curiosa e attenta agli spettacoli. Era una Milano particolare quella che andava nei night, molto variegata: dai brianzoli rampanti ai “cumenda” cittadini, ma anche giovani impiegati trasferiti in città, turisti in cerca di avventure e anche parecchie donne. I malavitosi c'erano, ovviamente, ma preferivano starsene nell'ombra. Tranne chi, come Renato Vallanzasca e Francis 'Faccia d'Angelo' Turatello, volutamente si teneva sotto i riflettori.

Un piccolo pezzo di storia italiana

Milano by night, arricchito da numerose fotografie che ritraggono i protagonisti di quegli anni, aggiunge un tassello piccolo ma fondamentale alla storia culturale della città; una storia che ha influenzato e trainato l'intera Penisola. Proprio in quegli anni, infatti, era la metropoli lombarda la locomotiva economica, finanziaria e culturale del Paese. Recuperare e conoscere i suoi aspetti notturni non fa altro che aggiungere materiale interessante per comprendere ancora di più la nostra attualità.

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Milano by night
di Michele Focarete
(Book Time)
142 pagine

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Andrea Bressa