Vite vulnerabili di Pablo Simonetti
Lindau
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'Vite vulnerabili' di Pablo Simonetti

Dodici racconti che mettono a nudo le nostre fragilità

Pablo Simonetti è uno dei maggiori scrittori cileni contemporanei, editorialista di importanti quotidiani, direttore di "Private Letters", un programma di divulgazione letteraria della CNN Chile e presidente di "Fundación Iguales”, Associazione che opera per la piena uguaglianza dei diritti e la non discriminazione della diversità sessuale. 

Vite vulnerabili (Lindau), il suo libro d'esordio finora inedito in Italia, è una raccolta di dodici racconti che mettono a nudo fragilità, difese e pregiudizi di tutti noi. In queste capsule narrative si trova il respiro dei grandi romanzi, il medesimo bisogno di confrontarsi con la vita, con il tempo e con l’amore, al di là delle differenze di genere. 

In Santa Lucía, per esempio, un uomo cede a un desiderio che lo rode: entra in un parco dove ha un rapporto sessuale con un altro uomo. Quando la moglie lo scopre e minaccia di abbandonarlo portandosi via la figlia ancora bambina, si sente perduto e miserabile, ma… cambierà il proprio destino?

In Nevada, una donna sposata e non più giovane si lascia sedurre da un ragazzo e acconsente a recarsi a casa sua. Lusingata dal fatto di risultare ancora attraente e intrigata dalla possibilità di un’avventura extraconiugale, si sente ridicola e umiliata quando scopre il vero motivo dell’invito.

In Peter Faraday un giovane traduttore sviluppa un’autentica ossessione per lo scrittore inglese che traduce, tanto da perdere il controllo e da mettersi in ridicolo di fronte a quest’ultimo a un festa. La vergogna e la disperazione lo porteranno a una fine tragica.

In Il giardino di Boboli una coppia in luna di miele in Italia vive l’angoscia del ritrovarsi in due, soli, forse per la prima volta. Mettersi a confronto è ben più difficile che tentare di ignorarsi affannandosi in una corsa senza tempo a visitare Firenze.

In Nozze d’oro il figlio ripudiato si presenta a casa dei genitori anni dopo essere stato ripudiato per un ammanco nell’azienda di famiglia. Le lacrime prendono il posto delle grida, i rimpianti ai rancori. Ma l’amarezza del tempo passato non si scioglie nemmeno nel calore di un abbraccio.

In Finale di finale si disputa la partita che regolerà non solo i conti tra giocatori, bensì riporrà l’etica di ognuno di loro nella giusta geometria delle cose.

Sono storie di attimi fatali in cui i protagonisti rischiano la cosa più terribile: scoprire quello che sono davvero.

Pablo Simonetti ci mette di fronte alle nostre stesse fragilità, alle crepe che possono aprirsi nella facciata tutta ordine e decoro dietro cui nascondiamo la nostra vita. Desideri e antichi rancori, speranze e ossessioni, ferocia e tenerezza: di questo si nutre la prosa di Simonetti, dotata di una tensione sottile e persistente, ma sempre ricca di profonda umanità.

Vite vulnerabili
di Pablo Simonetti
Lindau, 2018

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Valeria Merlini

Nasco ariete, cresco caparbia maturo risorgendo. “Ho capito che sei una fenice, rinata dalle tue stesse ceneri e per far questo ci vuole una grande forza d'animo, chapeau Vale”. Un’insospettabile (donna) mi ha scritto queste parole. E allora ho capito, una volta di più, che si può mollare tutto e ricominciare. Inizio allora a leggere. Poi a scrivere. Poi ancora a leggere e a scrivere. Via così. Mai fermarsi. Mai accontentarsi. Lamentarsi sempre. Una lettera mirata ha fatto sì che finissi nel posto giusto. Panorama.it. Questo. Una sfumatura (anzi tre, quelle del grigio, del nero e del rosso per la precisione) mi hanno relegata nel mondo del Sexy&Co., fatto di pizzi e mascherine, di frustini e di latex, di sex toys e sexy boys. Libri erotici? Il mio pane (e ho detto pane!) quotidiano.

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