
Il primo numero di Life e la copertina di Margaret Bourke-White. La diga di Fort Peck

La fotografa americana Margaret Bourke-White aautrice della prima copertina di Life.

Henry Robinson Luce (1898 – 1967), editore di “Time e “Life”

Laurence Olivier and Vivien Leigh, posano per Life a Londra nel 1950.

Berlino, 1945

Toscanini, 1938

Dopo Pearl Harbor, 1941

Iwo Jima, 1945

Gregory Peck, 1950

Eisenhower, 1953

Dean Martin e Jerry Lewis, 1951

Ernest Hemingway, 1952

Vaticano, 1953

L’Everest, 1954

Pio XII, 1954

L’Andrea Doria, 1956

Sophia Loren, 1956

Marylin Monroe e Jane Russell, 1953

Von Braun, 1957

Giovanni XXIII, 1958

Fidel Castro, 1959

I Kennedy, 1960

Comunismo, 1961

Hitchcock, 1962

In morte di JFK, 1963

Liz Taylor, 1964

Beatles, 1964

Vietnam, 1965

Il fotografo Larry Burrows di Life, right, sulla collina Hill Timothy, Vietnam.

Martin Luther King, 1968

Beatles, 1970

Mohammad Alì, 1970

MAo Tse Tung, 19i72

Reagan, 1981

MIchael Jackson, 1985

Chernobyl, 1986

Gorbaciov, 1986

Gulf War, 1991

Lady D, 1987
Era il 1936 quando l’editore americano Henry Luce acquistò i diritti di utilizzo della testata “Life“, che era stata fondata all’inizio del XX secolo come periodico satirico illustrato.
Il settimanale che uscì per la prima volta il 23 novembre 1936 non aveva nulla a che fare con l’edizione originale, se non il nome fortemente desiderato dall’editore.
Il magazine settimanale diventerà in brevissimo tempo la più alta espressione del fotogiornalismo, dal quale passeranno i più grandi maestri dell’obbiettivo, da Robert Capa a Margaret Bourke-White ad Alfred Eisenstaedt per citarne solo alcuni.
“Life” si presenta ai lettori in pieno New Deal rooseveltiano, attraversa la tragedia della guerra da Pearl Harbour allo sbarco in Normandia fino alla vittoria finale.
Testimonierà gli anni della Guerra Fredda, la dinastia dei Kennedy, il Vietnam, la corsa allo spazio fino alla “Luna e ritorno” dell’iconica copertina del luglio 1969.
Dedicherà copertine ai divi di Hollywood e ai grandi della musica, Beatles in testa, ma anche alla vita di tutti i giorni nella provincia americana, fino ai ai fenomeni di moda e costume. Dal 1978 diventa mensile, periodicità mantenuta fino al 2002.
Allegato a Time come supplemento fino al 2007, oggi esiste in edizione digitale come portale di fotogiornalismo, la sostanza del suo successo mondiale sin dalla prima foto di copertina di 80 anni fa.