Ricci, I difetti fondamentali
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Ricci, I difetti fondamentali

Quattordici racconti per esplorare ossessioni e idiosincrasie degli scrittori

È difficile che le grandi case editrici pubblichino raccolte di racconti, più difficilmente fruibili dal grande pubblico per la loro natura frammentaria . Risulta allora particolarmente felice la scelta in controtendenza di Rizzoli, che ha voluto portare in libreria I difetti fondamentali del toscano Luca Ricci, una lunga riflessione sul rapporto tra scrittore e scrittura che si sviluppa in quattordici racconti, ognuno dedicato a una tipologia, potremmo dire “psicologica”, di autore.

Sul lettino dell’analista

Della grande giostra letteraria fanno parte il rifiutato e l’adultero, l’invidioso e lo stregato, il manierista e il velleitario. Gli scrittori nei racconti di Ricci diventano personaggi di un gioco metaletterario, come spiega lo stesso autore ai tavolini della libreria Verso di Milano, in cui a ogni racconto corrisponde una variazione di stile, l’esplorazione di nuove possibilità narrative a fronte di protagonisti con una psicologia di volta in volta in volta differente.

Luca Ricci, già autore di diverse raccolte di racconti, nelle storie che compongono il mosaico dei Difetti fondamentali, indossa gli occhiali dello psicologo e fa sdraiare i suoi scrittori sul lettino di un immaginario studio. Sono tutti dei falliti, i personaggi di Ricci: è un fallito l’autore di successo che decide di inscenare il proprio suicidio, è un fallito il giallista invidioso di chi non fa romanzi di genere, sono dei falliti precoci gli studenti con velleità ancora inespresse che scimmiottano i grandi a cui vorrebbero somigliare.

Dalla riflessione all’intrattenimento

Come ribadisce Ricci, nei suoi racconti l’atto dello scrivere viene spogliato da ogni romanticismo e si trasforma nella ricerca esasperata di un piacere che lo scrittore non riesce mai a raggiungere. Non al momento della stesura del testo, non a libro concluso: riecheggia nell’aria come una promessa mai esaudita. Viene allora dato ampio spazio all’eros, metafora della complessità con cui gli scrittori-personaggi vivono il loro lavoro e il loro rapporto con l’altro, che sia lettore o ideale avversario o, perché no, l’ambizione stessa dello scrivere.

I difetti fondamentali, insomma, è una raccolta ambiziosa che vuole coniugare la riflessione sul ruolo sociale dello scrittore all’intrattenimento che una buona narrazione sa fornire ai suoi lettori. Nonostante alcuni racconti siano molto brevi, immergersi nella storia non è un processo difficoltoso: i protagonisti sono lì per parlare con il lettore, per mostrare le loro idiosincrasie, le loro ossessioni, il loro rapporto nevrotico con il mondo sempre vagamente ostile che li circonda. Alcuni faranno tenerezza, altri risulteranno insopportabilmente antipatici, ma una cosa è certa: se avete degli amici scrittori a fine lettura non li guarderete più con gli stessi occhi.

Luca Ricci
I difetti fondamentali
Rizzoli, 2017
344 pp., 20 euro

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Matilde Quarti