Smartphone, numeri da incubo e mercato in crisi
Il 2023 inizia con un calo del 12% nel primo trimestre, il quinto chiuso in negativo per un settore che faticano cambiare un nuovo telefono come facevano prima. Per diverse ragioni
Crisi nera per il mercato smartphone, che inizia il 2023 continuando la contrazione delle vendite. Il -12% registrato a livello globale da Canalys nel primo trimestre dell'anno in corso rispetto allo stesso periodo del 2022 sintetizza le difficoltà di un settore che chiude in negativo il quinto trimestre consecutivo. E se pesa ancora la coda della pandemia, gli analisti spiegano come ad allungare il momento sfavorevole concorre una concatenazione di fattori, che colpisce anche i mercati strategici come l'India (-20% nei primi novanta giorni dell'anno in confronto ai dodici mesi precedenti).
“Il calo di inizio 2023 rientra nelle aspettative di tutto il settore, perché le condizioni macroeconomiche locali hanno continuato a ostacolare gli investimenti e le operazioni dei venditori in diversi mercati”, ha detto Sanyam Chaurasia, analista di Canalys. A frenare il comparto è in particolare la debole domanda dei consumatori, poco sensibili al taglio dei prezzi e delle promozioni proposte dalle varie aziende, costrette al contempo a ridurre la produzione nell'intento di alleggerire le scorte di magazzino. Ma perché le persone comprano meno smartphone, o meglio, lo cambiano con minore frequenza e velocità rispetto al passato?
Vendite in calo nel primo trimestre dell'annoCanalys
Colpa dell'inflazione che depotenzia il potere d'acquisto, certo, dei licenziamenti che su scala mondiale hanno colpito milioni di persone durante e dopo l'incubo Coronavirus, ma pure del maggior supporto garantito dai produttori agli smartphone. Dopo Apple e Samsung, anche Oppo e OnePlus garantiranno quattro anni di aggiornamenti del sistema operativo Android e cinque anni di patch di sicurezza ai rispettivi top di gamma, mentre Xiaomi e Honor hanno confermato il supporto a tre aggiornamenti di sistema, oltre al quinquennio lato sicurezza. Una mossa necessaria per giustificare i prezzi in salita dei modelli di fascia alta, che diventano così più longevi per la gioia dei consumatori.
Nel vento di crisi che soffia sul settore, tuttavia, c'è un motivo per sorridere, perché gli smartphone pieghevoli si stanno gradualmente facendo largo (22 milioni di pezzi spediti è la stima di IDC per il 2023). Un aspetto prevedibile per l'ampliamento delle proposte, limitate per anni ai Z Fold e Z Flip di Samsung, e convincente dopo le novità introdotte da altri brand, come lo schermo esterno che diventa parte attiva dell'esperienza d'uso su Oppo Find N2 Flip. A breve poi arriveranno nuovi modelli, con Honor Magic Vs che arriverà in Italia a giugno, mentre si attendono novità anche da Motorola, OnePlus e Google, che durante la conferenza annuale dedicata agli sviluppatori in programma il prossimo 10 maggio potrebbe svelare il suo primo Pixel Fold.
Tornando ai numeri, invece, Samsung inizia l'anno tornando primo produttore davanti ad Apple (22% contro 21%), con Xiaomi a chiudere il podio (11%), seguita da Oppo (10%) e Vivo (8%). Con la stima di 1,19 miliardi di unità spedite entro fine anno e un prezzo medio in discesa da 415 dollari a 376 dollari tra gli scorsi dodici mesi e l'anno in corso, una lieve ripresa del mercato smartphone è attesa nel secondo semestre, anche se la tendenza è chiara: i fasti del passato non torneranno.
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