‘Diario del cattivo papà’, per una festa autoironica
Guy Delisle, padre affettuoso ma anche un po' sciagurato
Il “Diario del cattivo papà” è una serie di tre volumi a fumetti pubblicati in Italia da Rizzoli Lizard. L'autore è il canadese Guy Delisle, già noto al grande pubblico per le sue opere di giornalismo a fumetti sui viaggi in Birmania, in Cina, a Pyongyang e a Gerusalemme.
I “diari” sono delle raccolte di storie brevi umoristiche, quadretti familiari incentrati sull'interazione quotidiana tra Delisle e i suoi due bambini. A fare da fulcro è generalmente un qualche comportamento reprensibile da parte del padre, dall'imporre le proprie preferenze in fatto di libri e videogiochi al coinvolgere il figlio in scherzi di dubbio gusto, al raccontare storie spaventose alla figlia.
Pur dipingendosi come un padre presente e partecipe, Delisle evita idealismi e sentamentalismi mostrandosi anche presuntuoso e dispettoso, e ben più irresponsabile dei suoi pargoli.
Il disegno è piuttosto essenziale, con ambienti delineati da pochi tratti e personaggi ben caratterizzati ed espressivi. Le scenette spesso si ripetono nel fare da sostegno ai dialoghi, vera forza motrice delle storie, in cui di frequente il padre parla troppo e a sproposito e in cui i bambini rispondono con silenzi, monosillabi o battute fulminanti.
I “Diario del cattivo papà” di Guy Delisle sono tre volumetti brossurati di 190 pagine ciascuno in bianco e nero. Sono pubblicati da Rizzoli Lizard che li propone a 12 Euro l'uno.
Si ringrazia Nicola D'Agostino per la collaborazione nella realizzazione dell'articolo.