Droni postini di Amazon in azione negli Stati Uniti e poi in Italia
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Droni postini di Amazon in azione negli Stati Uniti e poi in Italia

In Usa si espande l’area per sperimentare il servizio Prime Air, che nel 2025 arriverà nello Stivale per consegne rapide di farmaci e beni di prima necessità

Le consegne con i droni di Amazon si fanno spazio e tra poco arriveranno in Italia. Se per vederi i piccoli velivoli dalle nostre parti bisognerà ancora aspettare un po’, negli Stati Uniti la società di Seattle ha ampliato il raggio d’azione in cui testare il servizio Prime Air, che prevede di recapitare i beni di prima necessità entro un’ora dall’ordinazione. A trarne vantaggio saranno al momento i residenti nell’area West Valley di Phoenix, in Arizona, dove agiranno i droni in partenza dallo stabilimento di Tolleson. Più di 50.000 i prodotti disponibili per le consegne via aria, tutti con peso inferiore a 2,3 kg, un dettaglio rilevante perché il velivolo ha un limite di carico e l’articolo acquistato online toccherà il luogo di destinazione (giardino, terrazza o balcone) dopo esser stato lasciato cadere dal drone da un’altezza di 3-4 metri. Per tale motivo non ci sono prodotti fragili nel catalogo disponibile per il nuovo servizio. Che non prevede il controllo umano, da remoto, durante le fasi di consegna, in quanto tutto avviene in maniera autonoma, con il drone che, una volta conclusa l’operazione, si dirige verso la stazione di partenza per ricaricarsi e prepararsi al viaggio successivo.

A favorire gli automatismi è il drone MK30, in grado di operare in un raggio di 12 chilometri, raggiungere gli 80 km/h e salire a più di 120 metri di altitudine (i droni voleranno al momento a un’altezza tra 60 e 115 metri). Ma anche di ridurre il rumore durante il volo, riconoscere ed evitare gli ostacoli che incontra sul percorso (uomo, animali, oggetti) e di arrivare a destinazione e poi tornare al punto di partenza in maniera sicura, anche in caso di leggera pioggia e temperature estreme. Ma se le condizioni atmosferiche sono più complesse — come nebbia, forte vento, precipitazione abbondante e altri fenomeni meteorologici che riducono il raggio visivo e mettono a repentaglio la sicurezza della consegna — i droni restano alla base, come avviene durante la notte. Da notare che in questa fase i droni recapiteranno un prodotto alla volta, mentre nella fase di ordinazione il destinatario deve indicare qual è il punto di consegna (che può cambiare per ricevere i futuri articoli).

Pur se con tempistiche differenti, nel frattempo proseguono i lavori per il debutto di Prime Air in Italia, che con il Regno Unito sarà il primo paese europeo a sperimentare i droni postini. Parte dell’area abruzzese che include Vasto e dintorni insieme a una porzione di territorio del Molise è la zona scelta per testare il servizio, che avrà come base lo stabilimento Psr 2 di San Salvo (provincia di Chieti) e coinvolgerà in totale altri 12 comuni: Vasto, Furci, Lentella, Fresagrandinaria, San Buono, Scerni, Cupello, Monteodoriso, Petacciato, Guglionesi, Montenero di Bisaccia e Mafalda. Dopo il via all’iter amministrativo dello scorso maggio, l’auspicio è avviare i primi test entro i primi mesi del 2025, in leggero ritardo rispetto alla tabella di marcia originale. Un peccato veniale, qualora il piano si rivelerà efficace, sicuro e in grado di migliorare la logistica dell’area interessata, velocizzando le consegne di prodotti importanti (come i farmaci) e riducendo l’impronta ecologica.

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Alessio Caprodossi