Dyson Pure Cool Link
Tecnologia

Dyson Pure Cool Link: non chiamatelo ventilatore

L'ultimo dispositivo della società inglese promette di eliminare la quasi totalità degli allergeni delle particelle inquinanti fino a 0,1 micron. Ecco come funziona

Pollini, allergeni, fibre tessili, muffe, polveri di cemento e di carbonio, gas da combustibili fossili, gas radon, fumi di cottura, fibra di vetro per isolamenti, e molto altro ancora: il lato oscuro dell’aria che respiriamo è rappresentato da tutte quelle particelle finissime che possono arrivare ai nostri polmoni. Sono i cosiddetti inquinanti invisibili, polveri e allergeni più o meno sottili che restano sospesi nell’aria, anche in quella di casa.

Il problema, per quanto mediamente sottovalutato, comincia a essere oggetto di interesse, anche in campo tecnologico. Fra i più attivi nel settore c’è anche Dyson, società nota soprattutto per i suoi aspirapolveri ciclonici, ma protagonista da qualche tempo di alcune interessanti escursioni nel settore del trattamento dell’aria. Ne è un esempio questo Pure Cool Link, un purificatore di ultima generazione che - stando a quanto dichiarato dall’azienda - è in grado di eliminare il 99,95 delle particelle fino a 0,1 micron.

C'è aria nuova (e pulita) in casa
Ultimogenito di una famiglia di apparecchi dal design a dir poco avveniristico, Pure Cool Link si caratterizza per l’innesto di tre componenti in grado di fare la differenza: una tecnologia brevettata per l’aspirazione dell’aria, un filtro HEPA (anch'esso brevettato) studiato ad hoc per le particelle ultra sottili e un sistema di monitoraggio dell’aria.

La parte di aspirazione e rilascio dell’aria è affidata all’ormai collaudata tecnologia “senza pale” Air Multiplier: un motore DC, posto alla base del dispositivo, aspira l’aria circostante e la pompa fuori da un grande anello con un intensità fino a 15 volte maggiore, così da essere utilizzato anche come ventilatore durante la stagione estiva. La depurazione vera e propria avviene attraverso un filtro HEPA Glass a 360° (anch’esso brevettato), ripiegato più di 200 volte per poter intrappolare le particelle sottili, compresi pollini, batteri e particelle ultrafini.

Un'app per conoscere la qualità dell'aria (dentro e fuori casa)
Il tutto, si diceva, è regolato da un sistema di monitoraggio, interno ed esterno, studiato per rispondere in maniera dinamica ai cambiamenti della qualità dell’aria. Nello specifico Dyson Pure Cool Link utilizza acluni sensori interni per rilevare le condizioni ambientali all’interno della casa e si collega a un servizio di terze parti (BreezoMeter) per conoscere in tempo reale lo stato della qualità dell’aria nella località di residenza.

Tramite un’app da scaricare sul telefono, spiega la stessa Dyson, gli utenti potranno rimanere aggiornati sulla qualità dell’aria nelle loro città e impostare un nuovo target di qualità dell’aria prima che raggiunga un livello scadente. 

Dyson Pure Cool Link sarà in vendita a partire da aprile/maggio in due versioni (Tower o Desk) a un prezzo ancora da definire.

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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