Apple: maxi multa per elusione fiscale
In arrivo dalla Commissione Europea per la Apple una multa miliardaria per gli accordi fiscali in Irlanda
Il mese nero di Apple continua: il Financial Times rivela in un'intervista che Apple avrebbe usufruito di aiuti di Stato illegali in Irlanda. E dunque l'accusa alla base di questa sanzione sarebbe quella di "elusione fiscale".
A rivelarlo nell'intervista il direttore finanziario della Apple, Luca Maestri, che annuncia l'arrivo di una multa "dell'ordine di miliardi di euro” per l'azienda e che respinge tutte le accuse, dichiarando che "non c’è mai stato un accordo col governo irlandese che configuri un aiuto di Stato", e ancora "Non abbiamo mai fatto nulla contro la legge”.
La vicenda, iniziata due anni fa, rientra nel filone più ampio delle multinazionali e degli accordi fiscali agevolativi firmati con alcuni paesi europei.
Nel caso Apple, il governo di Dublino aveva offerto un regime fiscale agevolato simile a quello dei paradisi fiscali offshore: il prelievo sugli utili aveva un'aliquota del 2%, ovvero quasi inesistente.
Apple per anni avrebbe quindi spostato verso le sue filiali irlandesi gli utili provenienti dalle altre aree in cui operava nel mondo. La prima volta se ne occupò il Congresso USA: i profitti che convogliavano in sedi straniere, sottraevano un gettito importante al fisco statunitense.
La decisione presa da Bruxelles suona anche come una condanna per Dublino (e gli aiuti di stato sono perseguibili nel diritto antitrust della UE).
La multa, invece, colpirà Apple che comunque si dichiara serena e in attesa di capire l'ammontare esatto delle tasse da pagare in Irlanda. Maestri infatti conclude che l'approccio della casa di Cupertino è "molto responsabile, trasparente e prudente”.
L'accusa contesta a Apple una cifra intorno ai 137,7 miliardi di dollari portati in regime off-shore grazie al fisco irlandese.