Assolombarda: Bombassei-Squinzi, episodio 2
Si apre la corsa alla presidenza dell’Assolombarda con Gianfelice Rocca candidato forte. Ma dietro le quinte potrebbe prepararsi un film già visto
Corsa a quattro per la presidenza dell’Assolombarda, la più importante organizzazione territoriale italiana aderente alla Confindustria. E il candidato più accreditato è Gianfelice Rocca, presidente del gruppo Techint: due anni fa aveva rifiutato di puntare al vertice nazionale dove l’aveva proposto Alberto Bombassei, che poi si candidò a sua volta perdendo d’un soffio la presidenza della Confindustria, andata al suo avversario Giorgio Squinzi. Oggi Rocca ci prova a Milano: il leader della Techint, che ha arruolato come consulente per la comunicazione Silvio Sircana, ex portavoce di Romano Prodi, sottolinea che non vuole costituire uno «schieramento» di fronda in Confindustria, quasi a prendere le distanze dal suo sponsor Bombassei (nel frattempo entrato in politica, è deputato di Scelta civica).
Squinzi invece sta alla finestra, almeno in una prima fase, e non conferma l’appoggio all’imprenditore chimico Giorgio Basile, vicepresidente uscente dell’Assolombarda e presidente dell’Isagro, gruppo leader nei prodotti chimici per l’agricoltura. Più debole la terza candidatura, quella dell’esperta di comunicazione d’impresa Adriana Mavellia, mentre si fa largo il nome di Giuliano Asperti, altro vicepresidente uscente: il quarto uomo è stato candidato, scompaginando i giochi, sulla base di un documento per una «Assolombarda tripla A» firmato da 14 imprenditori piccoli, medi e grandi, tutti membri di giunta (l’organismo che dovrà decidere la candidatura da presentare all’assemblea dei soci).
Asperti, presidente e azionista della Pm group (mezzi di sollevamento), una carriera come manager di aziende pubbliche e private (tra cui Pedemontana, Tangenziale Est Milano, Metropolitana Milanese, cartiere Pigna), ha l’appoggio di piccoli e giovani imprenditori, ma è ben visto anche dai grandi che, peraltro, dovrebbero sostenere Rocca. Riuscirà a convincere i membri di giunta e magari anche guadagnarsi il sostegno di Squinzi? Il «conclave» dell’Assolombarda sarà a maggio, preceduto dalle consultazioni dei tre saggi (Benito Benedini, Patrizia Giangrossi e Gian Francesco Imperiali) entro il 20 aprile: non si possono escludere sorprese.