L’aviazione italiana fa la fine della Grecia
Ita venduta a Lufthansa e Msc, l'handling di Fiumicino a Swissport. Che ne sarà di noi?
Nella giornata di ieri il gruppo Lufthansa, che insieme con Mediterranean Shipping Group (Msc) aveva formato una cordata, ha presentato un'offerta vincolante per acquisire Ita Airways. L’intenzione della compagnia tedesca sarebbe quella di puntare a una partecipazione del 20% lasciando a Msc al 60% del vettore italiano. Nella prima fase della vendita il Tesoro italiano manterrebbe almeno inizialmente il restante 20%, per poi cederlo nel tempo. La conferma è arrivata anche da fonti Msc, seppure non siano stati rilasciati altri commenti. Secondo quanto riportato dalla stampa specializzata e dal portale Flight Global altre due ulteriori offerte sarebbero arrivate anche dal fondo americano di private equity Certares, in alleanza con il gruppo Air France-KLM (che non ha rilasciato commenti) e Delta Air Lines. Tuttavia, Delta Airlines ha smentito la notizia sostenendo che il suo interesse è soltanto quella di incrementare la partnership commerciale esistente. Il gruppo Air France-KLM ha però lanciato ieri la vendita di azioni per 2,26 miliardi di euro al fine di rafforzare il proprio bilancio e cominciare a rimborsare alcuni aiuti di Stato ricevuti due anni fa per fronteggiare gli effetti della pandemia. La restituzione del denaro pubblico è prevista dai regolamenti dell'Unione europea, mentre le condizioni poste dal governo francese, ossia perseguire una politica di rinnovo della flotta con aeromobili meno inquinanti è stata intrapresa già da tempo.
Difficile al momento stabilire a quanto ammonti l’offerta per Ita della cordata Msc-Lh, ma considerando lo stato della flotta e l’attuale situazione economica, Ita non potrebbe avere un valore superiore a 1.6 -1.8 miliardi di euro. Dunque è plausibile che l’offerta della cordata si aggiri attorno al miliardo. Entro la metà di giugno sarà resa nota quale offerta potrà essere ammessa alla fase successiva della cessione che potrebbe quindi essere completata entro la fine del prossimo mese.
Nel frattempo, martedì 24 maggio la società Swissport che ha vinto la gara indetta da Alitalia in amministrazione straordinaria per la cessione delle attività di handling di Fiumicino ha comunicato di voler mantenere soltanto 1.451 dei 2.451 dipendenti e collaboratori che risultavano in forza alla fine di gennaio. Se da un lato la situazione precaria della nostra aviazione civile pare risolversi, dall’altra è inevitabile accostare quanto accade in Italia con ciò che accadde in Grecia, quando i tedeschi presero di fatto il controllo della maggior parte degli scali con la società Fraport. Con le attività di handling su Roma-Fiumicino Swissport continua la sua rapida espansione anche in grandi aeroporti, conquistando Roma dopo Zurigo, Monaco ed Helsinki. L’azienda è giovane, in soli 25 anni e cominciando con la gestione di scali minori oggi opera in 285 aeroporti di 45 paesi sia effettuando operazioni passeggeri sia cargo. Gli addetti di Swissport sono attualmente circa 45.000.