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ANSA/ALESSANDRO DI MARCO
Economia

Ecco chi è Mike Manley, il nuovo numero uno di Fca

Manager inglese di 54 anni, da circa dieci è alla guida del brand Jeep, con il quale ha ottenuto risultati strepitosi

Sarà Mike Manley a sostituire Sergio Marchionne alla guida di Fca. La decisione del Cda della casa automobilistica italo-americana è arrivata in anticipo rispetto alla naturale scadenza prevista per la prossima primavera, a causa dell’aggravarsi delle condizioni di salute dell’ex numero uno del Gruppo.

In una lettera ai dipendenti infatti, il presidente John Elkann ha definito irreversibile la situazione dell’ex amministratore delegato, sancendo di fatto la sua impossibilità di tornare alla guida del Gruppo.

Da qui la scelta di Manley, che nonostante fosse sta già evidentemente concertata, non si può dire non colga di sorpresa il diretto interessato, che di certo avrebbe preferito un avvicendamento più graduale, con la nomina ad amministratore delegato che, come detto, sarebbe dovuta scattare dopo qualche mese di opportuno affiancamento a Marchionne.

Vediamo allora di conoscere meglio Manley, il manager su cui ricadrà l’eredità ingombrante di un ex ad che è stato alla guida del Gruppo per ben 14 anni, e quali sfide lo attendono.

Il miracolo Jeep

Diciamo subito che Mike Manley, all’interno di Fca, è unanimamente riconosciuto come l’artefice del miracolo commerciale del marchio Jeep.

Le vendite infatti sono passate da 300mila a 1,4 milioni di auto in dieci anni, con l'obiettivo di crescere ancora. Inglese di Edenbridge, Manley ha compiuto 54 anni lo scorso 6 marzo, e può vantare una laurea in ingegneria alla Southbank University di Londra insieme a un master in business administration all'Ashridge Management College.

Entrato nel gruppo DaimlerChrysler nel 2000, la svolta nella sua carriera è arrivata con la nomina ai vertici del marchio che è sinonimo di avventura a quattro ruote. E che negli ultimi anni ha realizzato, come detto, risultati record.

E proprio il successo di Jeep, il brand su cui Fca punta forte con un piano che prevede l'uscita di dieci nuovi modelli entro il 2022, sembra essere stato il motivo che tra i tanti candidati interni alla successione di Marchionne ha fatto preferire Manley.

Le sfide del futuro

Ovviamente, sul proprio tavolo, Manley ha già trovato una serie di dossier aperti, che rappresenteranno altrettante sfide per il suo ruolo di ad del Gruppo Fca. Innanzitutto, come già accennato, ci sarà da confermare il successo del brand Jeep.

Poi, e questo forse sarà il primo capitolo a cui dovrà per forza di cose dedicarsi, c’è la questione riguardante l'operazione di spinoff di Magneti Marelli, la società di componentistica che, come già accaduto per Cnh, il marchio del gruppo che realizza macchine agricole e industriali, verrà scorporata dal e quotata in Borsa.

Sul lungo periodo inoltre ci saranno da gestire con oculatezza i 45 miliardi di investimenti preannunciati da Fca da qui al 2022, la metà dei quali sarà destinata alla realizzazione di nuovi modelli e alla ricerca nel settore della mobilità elettrica.

Sullo sfondo di tutto ciò ci sarà poi quello che da anni era diventato un po’ il pallino di Marchionne: la possibilità cioè, ritenuta quasi una necessità da parte del manager italo-canadese, di arrivare a una fusione con un altro grande brand automobilistico. Ecco, Manley dovrà decidere se effettivamente questa sarà una strada da continuare a battere, o dovrà assumersi invece la responsabilità di cambiare definitivamente strategia. Staremo a vedere.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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