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Economia

Beni rifugio: cosa comprare in caso di guerra

L'escalation della tensione in Medio Oriente preoccupa gli investitori e i risparmiatori. Ecco come mettere al sicuro il capitale

Parola d'ordine: comprare. Quando all'orizzonte soffiano venti di guerra più o meno vicini quello che bisogna fare per proteggere il valore economico dei propri risparmi è investire nei cosiddetti "beni rifugio".

Cosa sono i beni rifugio

Si tratta di materiali, oggetti o pietre preziose il cui valore è intrinseco e non può mutare più di tanto in situazioni di instabilità economica, politica o finanziaria. Il bene rifugio per antonomasia è l'oro, ma non è il solo.

Oro, palladio e petrolio

Ottimi investimenti sono anche quelli in pietre preziose e soprattutto palladio. Del palladio se ne è parlato proprio in questi giorni di tensione tra Occidente e Medio Oriente (Iran con l'uccisione del generale Quassem Soleimani, ma anche Libia) visto che il suo valore è schizzato alle stelle superando persino quello dell'oro.

Il valore del palladio ha superato i 2.000 dollari l'oncia staccando di molto il valore record dell'oro (superiore ai 1.500 dollari l'oncia). Prezzi al rialzo come prevedibile, anche per il petrolio che tra domenica e lunedì era arrivato a essere quotato 64,55 dollari al barile (il Wti) e 70,53 dollari al barile (il Brent).

In particolare il palladio è un ottimo bene rifugio perché si tratta di un metallo molto raro e importante in quanto viene impiegato nella costruzione dei motori non inquinanti e delle marmitte catalitiche.

Le ultime riserve (oltre a quelle russe che sono in fase di esaurimento) si trovano in Sudafrica e in caso di eventuale guerra in Medio Oriente accedere alle scorte africane sarebbe difficile e costosissimo. Per questo ora chi può investe in palladio e mette a garanzia la forza del proprio capitale in caso di conflitto. Chi vuole andare, però, sul tranquillo tenendo la forza del proprio capitale alla larga da ipotesi speculative e oscillazioni geopolitiche dovrà investire in oro, il bene rifugio per eccellenza la cui quotazione, da ormai diversi mesi, è in costante crescita. Lingotti sì, ma anche monete, gioielli, orologi: tutto ciò che contenga oro può essere considerato un investimento sicuro.

I beni rifugio non sicuri in caso di guerra

In caso di guerra, invece, è meno consigliato investire in opere d'arte o immobili e terreni. Si tratta di beni che possono subire danneggiamenti e, in caso di conflitto, è importante poter lasciare tutto dalla sera alla mattina senza portarsi dietro fardelli pesanti o lasciarsi alle spalle proprietà che potrebbero essere espropriate o danneggiate. Lo stesso vale per francobolli, auto d'epoca, ceramiche cinesi o vini pregiati che vengono tradizionalmente considerati beni rifugio, ma che in caso di guerra non sono considerati investimenti sicuri.

Pietre preziose e titoli di Stato

Bene i gioielli e i diamanti anche se il mercato dei diamanti è ormai inflazionato e vale la pena investire nel diamante solo se si ha a disposizione un grosso capitale o tra le mani pietre davvero rare.

Ci sono poi le valute straniere, prime tra tutti lo yen, che nei giorni scorsi aveva guadagnato terreno sul dollaro prima di arrestarsi nelle ultime ore con la distensione del clima tra Usa e Iran.

Sul fronte dei titoli di Stato, infine, gli operatori consigliano d'investire in titoli che siano legati a doppio filo con la domanda interna e che quindi potrebbero essere meno colpiti da un'eventuale escalation della guerra in Medio Oriente.


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Barbara Massaro