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(Ansa)
Economia

Biden non spegne le auto diesel e benzina e salva i posti di lavoro negli Usa

Le regole per il passaggio a zero emissioni negli Usa prevedono che un terzo delle auto nuove vendute nel 2032 sarà ancora con i motori tradizionali

Accelerata verso l’auto elettrica ma senza demonizzare i motori diesel e benzina. E’ quanto emerge dall’annuncio dell’amministrazione Biden che fissa nuovi severi limiti all’inquinamento automobilistico negli Usa. Il “calendario green” prevede infatti che i nuovi veicoli venduti negli Stati Uniti al 2030 dovranno essere elettrici per il 50%. Una percentuale che sale al 67% entro il 2032 (con un aumento di quasi dieci volte rispetto alle attuali vendite). Siamo dunque di fronte a un’agenda ben diversa da quella imposta dall’Unione europea che prevede lo stop totale di vendite di auto a combustione interna entro il 2035 con la sola eccezione degli e-fuel.Ma c’è di più. Per dare il quadro della sostanziale insipienza delle autorità di Bruxelles rispetto a quanto deciso oltreoceano basti scorrere le altre voci legate all’industria dell’auto contenute nell’Inflaction reduction act, il mega piano da oltre 800 miliardi di dollari voluto da Biden per spingere il Paese verso le zero emissioni.

Previsti, accanto ai divieti, maxi incentivi sia per l’industria automobilistica (con regole anti-invasione cinese), che per i produttori di batterie. E forti sconti per gli automobilisti che al momento di cambiare l’auto decidano di passare al green. Non solo: un consistente capitolo di spesa riguarda anche l’elettrificazione della rete stradale americana.

Tutto il contrario di quanto avviene in Europa dove la componente ambientalista più estremista ha imposto una transizione in tempi rapidi verso l’elettrico senza tenere in alcuna considerazione gli enormi costi di riconversione per l’industria.

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Redazione Verità&Affari