Bonus Arredi 2017, istruzioni per l'uso
Viene rinnovata per un anno l'agevolazione fiscale per chi compra elettrodomestici e mobili per la casa. Ecco come funziona
Rinnovato per un anno ancora. E' il destino che attende, con la manovra economica del 2017, l'ormai popolarissimo Bonus Arredi (o Bonus Mobili). Si tratta, per chi non lo conoscesse, di un sistema di agevolazioni fiscali che consente di detrarre dall'irpef, cioè dalle tasse, il 50% della spesa sostenuta per l'acquisto di oggetti d'arredamento o di elettrodomestici. Ecco, di seguito, una guida su cosa fare per ottenere gli sconti fiscali.
Il Bonus per chi ristruttura
Le agevolazioni vengono concesse ai contribuenti che comprano un mobile o un elettrodomestico nuovi (e non usati) ed effettuano, nello stesso anno, dei lavori per ristrutturare la propria casa o per migliorarne l'efficienza energetica (per esempio con l'installazione di pannelli solari).
Gli elettrodomestici
Possono beneficiare delle detrazioni previste dal Bonus Mobili i grandi elettrodomestici come per esempio i frigoriferi, le lavatrici, i forni elettrici, le lavastoviglie o le asciugabiancheria. Tutti i prodotti devono però avere un livello di efficienza energetica uguale o superiore ad A+ , indicato su un apposito certificato.
Gli arredi
Tra gli arredi, beneficiano del bonus fiscale i più importanti mobili di casa come gli armadi, le scrivanie, i tavoli, i comodini o i letti.Sono invece esclusi i tendaggi, le porte e i pavimenti col parquet, i complementi d'arredo e i soprammobili, fatta eccezione per gli apparecchi di illuminazione o i materassi.
Come pagare
I mobili o gli elettrodomestici devono essere pagati con strumenti tracciabili come il bancomat, le carte di credito o bonifici bancari e postali e occorre conservare i relativi documenti (scontrini, fatture o ricevute). Non può avvalersi delle detrazioni, invece, chi paga in contanti o con l'assegno. Se la merce viene pagata con un bonifico, l'acquisto dei mobili o degli elettrodomestici deve essere specificato nella causale del versamento. Va inoltre indicato il codice fiscale dell'acquirente e quello del negoziante che vende i prodotti (per quest'ultimo, può essere indicata anche la partita iva).
Via il Bonus per le giovani coppie
Viene invece abolito dal 2017 il Bonus arredi concesso fino al 2016 alle giovani coppie (anche conviventi). Anche in assenza di una ristrutturazione, le giovani coppie che hanno comprato una casa nel 2016 hanno potuto godere del Bonus Arredi. Nel 2017, però, questa agevolazione scomparirà.
Un esempio di calcolo
Per chi effettua una ristrutturazione, la spesa massima su cui viene calcolato il bonus fiscale del 50% è di 10mila euro e le detrazioni sono ripartite in dieci tranche annuali. Esempio: chi oggi spende in totale 12mila euro per l'acquisto di mobili o elettrodomestici, potrà detrarre dall' irpef una somma massima di 5mila euro (cioè il 50% del tetto massimo di 10mila), che viene divisa in dieci rate annuali di 500 euro l'una.