Boom di entrate per l’erario: +33,5 miliardi in nove mesi. Possibili conseguenze sulla Manovra
L’impennata del gettito fiscale e contributivo offre margini per la Legge di Bilancio: tornano in discussione il silenzio-assenso per il Tfr e il salario minimo, tra le proposte di maggioranza e opposizioni.
Boom di entrate per l’erario: 33,5 miliardi in più nei primi mesi del 2024. E così tornano sul tavolo della Manovra, forse, due temi molto discussi: la riapertura del semestre di silenzio-assenso per conferire il Tfr (voluto dalla maggioranza) e il salario minimo (da parte delle opposizioni).
Il rapporto della Ragioneria Generale dello Stato rileva una performance delle entrate fiscali e contributive mai vista negli ultimi anni, con un incremento di 33,5 miliardi di euro (+5,6% rispetto allo stesso periodo del 2023). Il fisco è il principale motore di questa crescita, contribuendo con 27,9 miliardi di euro in più (+6,5%). Tra le voci più dinamiche spicca l’Irpef, sostenuta dall’aumento dell’occupazione e dai maggiori redditi. Anche l’Ires, che riflette i risultati economici delle imprese, ha registrato un’impennata del 10,2%, pari a oltre 3 miliardi di euro aggiuntivi. I dividendi distribuiti dalle società hanno fatto un balzo del 25,2%, generando un miliardo di euro in più.
Un altro contributo significativo arriva dall’imposta sostitutiva sui redditi da interessi e capitale, che ha fruttato 5,8 miliardi di euro (+74,3%), spinta dall’aumento dei tassi di interesse. Anche le imposte indirette hanno dato il loro apporto, con un incremento complessivo di 6,8 miliardi di euro (+4%), trainato in particolare dall’Iva (+4,3%).
L’attività di accertamento e controllo fiscale ha segnato un +29% rispetto al 2023, con un introito di 2,4 miliardi di euro. Questo include i versamenti relativi alla "rottamazione quater", che ha permesso a molti contribuenti di sanare pendenze con il fisco a condizioni agevolate.
Anche gli enti territoriali hanno beneficiato di un’ampia crescita del gettito, con 2,8 miliardi di euro in più rispetto al 2023. Le regioni guidano l’incremento grazie all’Irap (+8,3%) e alle addizionali Irpef (+8,6%), mentre i comuni raccolgono ulteriori 335 milioni dall’Irpef locale (+8,2%) e 70 milioni dall’Imu (+0,7%).
Un boom di entrate che fornisce al governo margini in più per la manovra finanziaria, ma non risolve certo il problema delle coperture per le nuove misure. Questi numeri possono influire sull’iter della Manovra.
Un emendamento delle opposizioni (fronte unito di Pd, M5S, Avs, Az e Iv) per l’introduzione del salario minimo legale, inizialmente escluso, è stato riammesso nel dibattito in Commissione Bilancio. Sul fronte opposto, la maggioranza spinge per un emendamento che riapre la possibilità di conferire il Tfr ai fondi pensione con il meccanismo del silenzio-assenso. La misura (sostenuta da Lega e Fratelli d’Italia) mira a rafforzare la previdenza complementare, incentivando i lavoratori a diversificare le proprie fonti di reddito pensionistico.