Il successo da 15mld dei Btp Valore conferma il ritorno della fiducia nello Stato
Il trend positivo degli acquisti arriva a chiusura della terza giornata e porta il totale delle emissioni del bond a 14,8 miliardi di euro. Plateroti: «Investimento sicuro. Ma attenzione al futuro delle banche»
La terza giornata di collocamento dei Btp Valore vede una conferma del trend positivo di acquisto da parte dei contribuenti e chiude con un totale di 4,22 miliardi. Considerando che nei primi due giorni gli ordini sono arrivati a 10,63 miliardi di euro (ieri a fine giornata le sottoscrizioni sono state pari a 5,195 miliardi che vanno sommati ai 5,45 miliardi di lunedì, il totale al momento supera i 14,8 miliardi di euro. L'operazione, salvo il ministero dell'Economia decida di fermarsi prima, dovrebbe concludersi nella giornata di venerdì.
Tra pregi e difetti, i titoli stanno andando a ruba. Ma per quale motivo? «Nell'immediato questa sembra una formula ottimale per i contribuenti che piuttosto che mantenere i loro soldi in conti correnti che fruttano zero, vedono in questo Btp una possibilità sul lungo termine» ha commentato a Panorama.it Alessandro Plateroti.
I Btp Valore sono buoni del tesoro pluriennali pesati per i piccoli risparmiatori. Il taglio minimo proposto è di 1.000 euro e sono, in parole povere, obbligazioni a tasso fisso con cedole crescenti nel tempo, che offrono un premio fedeltà a chi le detiene fino alla scadenza. Cosa significa? Certezza nei rendimenti. Perché i tassi dei Btp Valore non crescono - o decrescono - seguendo l'andamento del carovita ma rimangono invariati. C'è un però. Sebbene la certezza dei rendimenti sia uno dei fattori principale d'attrazione verso l'acquisto di questo tipo di bond, bisogna considerare alcune variabili. Se l'inflazione dovesse infatti attestarsi, nei prossimi 4 anni, tra il 3,5 e il 4%, il potere d'acquisto dei Btp Valore non verrebbe salvaguardato. Un altro rischio, seppur - ci si augura - remoto, è legato all'eventualità di un default dell'Italia. Se lo Stato fallisse e non fosse in grado di far conto al proprio debito tutti i Btp, non solo il Btp Valore, diverrebbero carta straccia.
«Dobbiamo fare i conti con i due lati della della barricata, da una parte un risparmiatore dall'altra lo Stato» ha sottolineato Plateroti «Lo Stato oggi questa l'opportunità come una finestra di finanziamento. Per quale motivo? Perché dice, "dopo gli scandali (Banca Etruria, etc) le banche hanno smesso di emettere bond. E se le banche non fanno più obbligazioni? Il risparmio non se ne va in banca". Seguendo questa riflessione, si arriva a un punto fondamentale: in borsa i piccoli risparmiatori non vanno perché hanno paura, e quindi io Stato cosa posso fare? Ecco quindi entrare in gioco i Btp». Ma il risparmiatore? «Ovviamente è attratto da questa formula».
A far gola agli acquirenti, che stanno acquistando il titolo in questi giorni, resta senza dubbio il rendimento garantito fra il 3,5 e il 4%, certamente superiore rispetto a quello concesso dai conti correnti bancari. A oggi il titolo è sottoscrivibile presso qualsiasi banca o ufficio postale dove si detiene un conto titoli o attraverso il proprio home-banking abilitando le funzioni di trading.
Se da una parte, l'emissione dei Btp Valore rappresenta un meccanismo fondamentale per il finanziamento dello Stato italiano perché attraverso la vendita di questi titoli il governo può raccogliere fondi per coprire le spese pubbliche, inclusi investimenti in infrastrutture, sanità, istruzione e welfare, dall'altra «stiamo togliendo soldi alle banche. Le stiamo indebolendo» ha aggiunto Plateroti «E come Stato, ma anche come contribuente, bisogna essere consapevoli che queste operazioni tolgono denaro alle banche potenzialmente utilizzabili per gli impieghi. Con questo tipo di finanziamento lo Stato va non solo a fare concorrenza alle banche. Come risparmiatori siamo contenti nell'immediato, perché tenere i soldi fermi in banca oggi porta a un guadagno pari a zero, ma bisogna essere consapevoli che questo non un dono che cade dal cielo».
Di fondo, i Btp, compreso quello Valore, sono considerati un investimento relativamente sicuro, poiché beneficiano della garanzia dello Stato italiano. Questo significa che l'emittente, cioè il governo, è obbligato a rimborsare l'investitore alla scadenza del titolo, restituendo l'importo nominale investito. Offrendo un tasso di interesse predeterminato e la garanzia dello Stato, questi titoli consentono agli investitori di ottenere flussi di reddito regolari e contribuiscono al finanziamento delle spese statali.
«I Btp Valore sono senza dubbio un'opportunità e sicura per i risparmiatori» ha concluso Plateroti «ma attenzione, perché sullo sfondo ci sono delle forze che vanno ad agire su questo sistema, toccando le banche. Noi siamo tutti cittadini italiani e per questo dobbiamo essere ben consapevoli di quello che sta succedendo e di quello che significa».