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Il peso della Catalogna nell’economia della Spagna

Il peso della Catalogna nell’economia della Spagna

Con la secessione della regione di Barcellona, Madrid perderebbe un quinto dell’economia nazionale, tra industria e servizi

Cosa accadrebbe se la Catalogna raggiungesse l’indipendenza dal governo di Madrid come vorrebbe chi ha votato al referendum di domenica 1 ottobre?

La Spagna perderebbe circa il 16% della propria popolazione, cioè 7 milioni e mezzo di abitanti, su un totale di oltre 47 milioni. Ma è nell’economia, più che nella demografia, che l’assetto della Penisola Iberica subirebbe un grande scossone. La Catalogna infatti è una delle regioni più ricche e industrializzate del Sud Europa e la sua eventuale separazione da Madrid ridimensionerebbe certamente il peso della Spagna nello scacchiere economico continentale.

Più di un quinto del pil

Nella regione catalana, infatti, vengono realizzati oltre il 20% del pil spagnolo e il 23% della produzione industriale. Sempre in Catalogna, su un territorio di 32mila chilometri quadrati, hanno impiantato una sede circa 5.700 multinazionali estere, cioè quasi la metà (per l’esattezza il 46%) di tutte quelle che hanno deciso di investire in Spagna . Il 16% circa delle aziende straniere presenti a Barcellona e dintorni arriva dalla Germania, il 14% dalla Francia, il 13% dall’Olanda, il 9% circa dall’Italia, la stessa percentuale dagli Stati Uniti mentre una quota dell’8% è rappresentata da imprese britanniche. Questo almeno è quanto riportano i dati della Catalonia Trade&Investment, l’agenzia che si occupa di attrarre gli investimenti nella regione.

Per descrivere l’appeal del suo territorio, la Catalonia Trade&Investment snocciola una serie di cifre incontestabili, a cominciare da quelle sul commercio internazionale. Il 25% dell’export spagnolo viene generato infatti proprio in Catalogna, che indirizza sui mercati stranieri circa il 30% del proprio pil. Tra i prodotti più esportati, ci sono quelli chimici (16% del totale), le auto e i componenti per l’industria motoristica (16,3%), i cibi e le bevande (11,6%), i tessuti e l’abbigliamento (7,6%), i medicinali (6.9%) e i macchinari (6,3%).

Disoccupazione sotto la media

Inoltre, nell’area catalana il pil pro capite è superiore alla media nazionale e persino continentale: 27.600 euro contro i 24.100 della Spagna. Anche sul fronte dei senza-lavoro, la regione che ha come capitale Barcellona vanta delle cifre migliori rispetto al resto del paese con una disoccupazione del 13,2%, indubbiamente alta ma inferiore all’oltre 17,2% della media nazionale. La Catalogna, insomma, è senza dubbio una regione dinamica dal punto di vista economico e imprenditoriale, come sa bene chi già la conosce. Giunti a queste conclusioni, però, sorge spontaneo un interrogativo: questo grande appeal produttivo rimarrebbe intatto, se vi fosse la separazione da Madrid? Gli indipendentisti che hanno votato il 1° ottobre pensano di sì. Lontano da Barcellona, invece, sono in molti ad avere un’opinione diversa.

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