Crisi economica, la ripresa comincerà nel 2013
Così dice il governo. Ma esagera in ottimismo
L’ottimismo aiuta a crescere o rallenta le riforme? La Confindustria e il ministero dell’Economia intrattengono una vivace disputa sulle stime di crescita. La Confindustria è pessimista e vede la ripresa solo nel 2015; il ministero dell’Economia invece è un inguaribile ottimista. In luglio la Confindustria prevedeva un -2,4 per cento per il 2012, il governo invece un -1,2. In settembre il governo ha dovuto rivedere le stime e confermare il -2,4, tuttavia insiste: la ripresa è vicina e annuncia un -0,2 per cento per il prossimo anno. In settembre la Bce indicava per il 2013 una «crescita» compresa tra un -0,2 e un -0,6 per l’area dell’euro: se le previsioni del ministero dell’Economia fossero corrette, l’Italia sarebbe in linea con le stime più positive per la media della zona euro. Non solo, per il 2014-2015 il ministero dell’Economia prevede rispettivamente un +1,1 e +1,3 per cento, meglio delle previsioni internazionali sulla Germania! Eccesso di fiducia?