Disoccupazione in calo, ma siamo ancora indietro. Ecco perché
Ad agosto il tasso dei senza lavoro è sceso all’11,2%: grazie ad assunzioni di donne e impieghi temporanei. In Europa, però, stanno meglio di noi
Un calo di un decimo di punto. E’ l’andamento del tasso di disoccupazione in Italia che ad agosto, secondo i dati diffusi dall’Istat, è scesa dall’11,3 all’11,2%, registrando una flessione anche tra i giovani, dal 35,4% di luglio al 35,1%. Nel pieno dell’estate, sempre secondo l’Istat, si sono creati in Italia 36mila posti di lavoro nell’arco di un mese che portano a 375mila unità l’incremento complessivo su base annua.
Subito è arrivato, puntale come un orologio, il commento dell’ex presidente del consiglio, Matteo Renzi: “siamo vicini al milione di posti di lavoro in più”, ha detto il segretario del Pd, facendo riferimento all’incremento dei nuovi occupati che si registra dal 2014. Benché positivi, però, anche i dati di oggi rivelano in realtà quanto il mercato del lavoro del nostro Paese sia indietro rispetto al resto d’Europa.
Lontani dall’Europa
Non va dimenticato, infatti, che in tutto il Vecchio Continente il tasso di disoccupazione è in calo da diversi mesi e oggi si trova a livelli ben più bassi che in Italia: è al 9,1% nell’Eurozona e al 7,6% in tutta l’Ue.
Va ricordato, poi, che le cifre divulgate dall’Istat evidenziano contemporaneamente un dato positivo e uno negativo. Quello positivo è che continua ad aumentare strutturalmente l’occupazione femminile, giunta al 48,9% ad agosto, un record storico per il nostro Paese, seppur lontano dalla media europea che fiora il 62%.
Molti contratti a termine
Il dato negativo riguarda invece le tipologie di contratti: quasi tutti i nuovi posti di lavoro creati ad agosto sono a tempo determinato (+45mila), mentre sono diminuiti quelli stabili (- 2mila unità) e quelli indipendenti (-17mila).
“La nuova occupazione di agosto è interamente temporanea, presumibilmente trainata dal turismo”, commenta Paolo Mameli, senior economist della direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, “e ciò potrebbe indurre una correzione a settembre-ottobre”.
Sotto l’11%, ma nel 2018
Non è escluso, insomma, che l’occupazione torni a scendere in autunno dopo la piccola fiammata estiva. In ogni caso, secondo l'economista di Intesa Sanpaolo, nel medio periodo il quadro sembra sostanzialmente positivo, perché molte aziende hanno dichiarato l’intenzione di assumere nuovo personale nei prossimi mesi.
Meglio però non farsi troppe illusioni perché, sempre a detta di Mameli, “il tasso di disoccupazione in Italia dovrebbe scendere sotto l’11% soltanto a 2018 inoltrato”. Mentre il mercato del lavoro europeo procede più spedito, insomma, a sud delle Alpi va avanti a piccoli passi.
Per saperne di più:
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