Dove cercare lavoro (all'estero) nel 2017
L'Australia resta in vetta a tutte le classifiche, ma il Canada è il paese che offre più opportunità
I motivi che possono indurre una persona o una famiglia a spostarsi all'estero per lavoro sono tanti. C'è chi è alla ricerca di un contesto più trasparente e dinamico per lanciare una nuovo business; chi di ritmi di lavoro meno frenetici; chi si trasferisce perché in patria non riesce a trovare il lavoro dei suoi sogni o uno spazio per far valere le proprie competenze; chi si muove per dare maggiori opportunità ai figli; e ancora chi semplicemente non riesce a trovare un lavoro e accetta di spostarsi ovunque possa ottenerne uno. L'eterogeneità di interessi ed esigenze rende impossibile stilare la classifica perfetta dei luoghi migliori in cui cercare lavoro nel 2017. Nonostante questo, tutte queste difference non cancellano l'opportunità di dare qualche consiglio mirato a chi ne ha bisogno.
Qualità della vita
Quando si sceglie di spostarsi all'estero per migliorare la propria qualità della vita sono di solito tre le variabili che si tendono a considerare: costo della vita, sicurezza e opportunità di lavoro per gli stranieri. Se questo è l'obiettivo, le destinazioni migliori per il 2017 sono Nuova Zelanda, Singapore, Svizzera, Cina, Hong Kong, India, Ecuador, Tailandia e Belize.
Molto diverso il punto di vista dei millennials, che invece sono alla ricerca di destinazioni "divertenti" e "stimolanti". Per loro le opzioni migliori sono Australia, Canada, Italia, Nuova Zelanda e Svezia.
Opportunità di lavoro
Se l'obiettivo è quello di mettere a frutto le proprie competenze in un mercato del lavoro più trasparente, dinamico e meritocratico, allora le nazioni da prendere in considerazione sono cinque: Canada, Regno Unito, Stati Uniti, Germania e Cina. Da notare come tante di questi paesi abbiano creato siti web dedicati per chi cerca lavoro (qualificato) dall'estero. Attenzione però: a tanta trasparenza corrisponde un mercato del lavoro estremamente competitivo per tutti, sia nella fase della ricerca di un impiego sia in quella immediatamente successiva.
Dove andare per lanciare un nuovo business
Se l'obiettivo è lanciare una nuova attività dare consigli è ancora più difficile perché certe nazioni possono risultare più ricettive in determinati settori, altre in altri. Detto questo, è comuqnue possibile fare qualche generalizzazione considerando tre variabili: livello di burocrazia, facilità di aprire una nuova attività economica, costi di attivazione della stessa. Da questo punto di vista, le destinazioni cui dare la preferenza sono Cina, Canada, Filippine, Malesia e Tailandia.
Le opportunità per i figli
Quando si sceglie di trasferirsi in un altro paese per offrire maggiori opportunità ai figli, è fondamentale verificare che questi ultimi abbiano i requisiti necessari per ottenere un lavoro nel paese in questione dopo aver concluso i loro studi. E per requisiti non si intendono le abilità acquisite sui banchi di scuola, ma il visto di lavoro. Chi si è abituato alla mobilità europea spesso dimentica che per lavorare in un paese straniero serve un visto. E che il semplice trasferimento non necessariamente mette l'intera famiglia nella condizione di lavorare nella nazione di destinazione. Quando si parla dei figli, soprattutto se questi ultimi sono già maggiorenni, tanti cercano di aggirare l'ostacolo chiedendo visti per studio. Attenzione però: i visti per studenti alla fine del percorso scolastico scadono, non si trasformano automaticamente in permessi di lavoro. Quindi per evitare di ritrovarsi in difficoltà è bene chiarire la questione dei permessi prima di fare il grande salto.
L'estrema mobilità delle nuove generazioni, poi, induce tanti a trasferirsi in un altro paese anche senza i genitori. Anche in questo caso, partire dall'Università è saggio perché permette di imparare la lingua e di inserirsi nel sistema senza pagare un prezzo troppo alto per la transizione, ma se non si risolve il problema visto a monte anche questo tipo di trasferimento può creare solo frustrazioni. Gli Stati Uniti non sono consigliati perché ottenere un permesso di lavoro può essere molto complicato. Per gli Europei Francia e Germania sono le destinazioni migliori. L'Australia è una buona opzione, soprattutto per i salari altissimi che può offrire, ma bisogna sapere che per restre serve una sponsorizzazione e ottenerla non è facile. Ottime opportunità le offre anche la Cina, a patto di entrare in contatto con aziende autorizzate ad assumere stranieri.
Dove insegnare inglese
Un ultimo consiglio va a chi vorrebbe spostarsi all'estero per insegnare l'inglese. Quando non si è madrelingua, le opportunità migliori arrivano dai cosiddetti Paesi del Terzo Mondo, in cui l'esigenza di imparare una seconda lingua utile come l'inglese è fortissima e, in mancanza di alternative, diventa inevitabile fare qualche passo indietro sul piano dei requisiti dei candidati. Vietnam, Nicaragua, Colombia, Repubblica Ceca, Taiwan, Turchia, Brasile, Corea del Sud, Spagna e Cina sono nazione in cui la domanda di insegnanti di inglese è destinata a esplodere. Se si conosce abbastanza bene questa lingua, conviene approfittarne.