Dove si lavora meglio: banche e servizi finanziari
Banca d'Italia, American Express e Banca Generali le imprese preferite dai dipendenti in questo settore
E’ al centro dell’attenzione in questi ultimi anni. Il settore delle banche e della finanza è sotto la lente di ingrandimento dopo la crisi finanziaria degli ultimi anni. Eppure, nonostante i molti aspetti critici, proprio una realtà di questo comparto è finita in cima alla classifica delle aziende in cui si lavora meglio. Banca d’Italia, istituto che vigila sulle banche del nostro Paese, è la realtà che ha ricevuto il massimo dei voti dai suoi dipendenti (con 8,55 punti su 10) ed è così la numero uno nella classifica delle 400 migliori aziende in Italia. Nella classifica specifica di settore ci sono altri nomi di rilievo come American Express, Banca Generali e altri gruppi italiani come Unicredit, Unipol e Poste.
- Banca d’Italia
- American Express Italia
- Banca Generali
- Deutsche Bank
- Unicredit
- Gruppo Unipol
- Banca Popolare dell’Emilia Romagna
- Agos
- Poste Italiane
- Santander Consumer Bank
La metodologia del sondaggio
Per scoprire quanto sono soddisfatti gli italiani delle aziende dove lavorano, l’istituto indipendente di ricerca tedesco Statista ha realizzato un grande sondaggio, intervistando online più di 15 mila dipendenti di imprese che danno lavoro in Italia ad almeno 250 persone. È stato considerato l'intero universo di aziende che superano questa soglia di dipendenti, una platea di oltre 2.000 società. I dipendenti sono stati consultati in maniera anonima in modo da poter esprimere apertamente il proprio parere, senza alcuna influenza dal proprio datore di lavoro. Si tratta infatti di un'indagine che non prevede alcun pagamento da parte delle imprese per partecipare al sondaggio. La domanda-chiave del sondaggio era questa: «Su una scala da 0 a 10, con quanta probabilità raccomanderebbe la sua azienda ad un conoscente o familiare?»
Si è anche domandato ai partecipanti se fossero a conoscenza di imprese che avrebbero raccomandato a conoscenti o familiari come datore di lavoro, o, al contrario, se ci sono aziende che avrebbero addirittura sconsigliato. I risultati di questi due elementi sono stati combinati per calcolare un punteggio finale per i datori di lavoro in Italia emersi nell’indagine, attribuendo un peso maggiore alla disponibilità dei partecipanti a raccomandare la propria azienda.
Agli intervistati sono state poste altre 12 domande su argomenti relativi al lavoro e in totale ogni intervista aveva una durata medie di 5-10 minuti.