Elkann: niente aumento di capitale per Exor
Economia

Elkann: niente aumento di capitale per Exor

Il presidente della finanziaria della famiglia Agnelli tranquillizza la Borsa: lavoriamo all'estero. Ma a Piazza Affari il titolo perde terreno. E su Rcs: "Positiva la crescita di Cairo".

All’assemblea della Exor (in corso questa mattina nello stabilimento della Maserati) c'è un convitato di pietra. John Elkann, leader della compagine famigliare e presidente della finanziaria della famiglia Agnelli che controlla un soffio più del 30% della Fiat, parla ai soci perché la Borsa intenda. Elkann ha, infatti, di fronte a conti positivi ma non esaltanti, sottolineato che non è previsto alcun aumento di capitale e questo significa che il gruppo Fca (l’unione di Fiat e Chrysler che entro la fine dell’anno sarà quotato a New York) dovrà trovare le risorse necessarie per implementare il piano industriale presentato da Sergio Marchionne il 6 maggio scorso a Detroit, in modo del tutto autonomo dai soci. Probabilmente attraverso un bond convertibile in azioni della Fca.

Secondo messaggio: “Il 75% delle nostre attività è all’estero”, ovvero, non in Italia. Una precisazione importante dato da noi il Pil stenta a decollare (- 0,1% nel primo trimestre dell’anno) mentre nel resto del mondo, Usa soprattutto, è già ripartito. Terzo messaggio: il titolo Exor è cresciuto del 406% in 5 anni e, quindi, potrebbe avere ulteriore spazio di apprezzamento soprattutto grazie alle performances di Cnh. Si tratta della società specializzata in macchine movimento terra, camion e trattori che ha sempre regalato straordinari risultati e che Sergio Marchionne ha “sfilato” dalla Fiat, che la controllava, e consegnato alla Exor nel 2010. Cnh Industrial ha 64 stabilimenti nel mondo, 68mila dipendenti, base operativa in Olanda e domicilio fiscale a Londra (nelle stesse città ci saranno le sedi anche di Fca). Nel 2012, mentre le auto del gruppo Fiat hanno perso 1,35 miliardi di euro, Cnh ha realizzato utili per 921 milioni, in crescita del 31 per cento rispetto all’anno precedente, leggermente scesi nel 2013 a 917 milioni, anno in cui la Fiat ha perso 911 milioni. Nonostante questo l'anno scorso non è stato un anno particolarmente brillante: nel 2013 Exor ha realizzato utili per 92,7 milioni rispetto ai 150,5 milioni del 2012 grazie alla cessione della società svizzera Sgs che ha generato plusvalenze per oltre 1,5 miliardi. Il dividendo, approvato, è di 33,5 centesimi di euro per azione. Il titolo scende (alle 17,30) in Borsa di oltre il 2,3%.

Nella successiva conferenza con gli analisti Elkann ha difeso il piano industriale di Marchionne affermando che "non è velleitario", come invece alcuni osservatori hanno fatto intendere dai loro report. Peraltro lo stesso Marchionne ha sostenuto che il gruppo resterebbe un campione mondiale "anche se si fallisse il 10% degli obiettivi del piano industriale" di Fca. Riguardo a Rcs, la casa editrice del "Corriere della Sera" della quale Fiat possiede circa il 10%, Elkann ha sostenuto che non occorre, anche in questo caso, alcun aumento di capitale mentre ha definito "positivo" l'incremento della quota da parte di Urbano Cairo "vuol dire che crede nella società".

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Marco Cobianchi

Sono nato, del tutto casualmente, a Milano, ma a 3 anni sono tornato a casa, tra Rimini e Forlì e a 6 avevo già deciso che avrei fatto il giornalista. Ho scritto un po' di libri di economia tra i quali Bluff (Orme, 2009),  Mani Bucate (Chiarelettere 2011), Nati corrotti (Chiarelettere, 2012) e, l'ultimo, American Dream-Così Marchionne ha salvato la Chrysler e ucciso la Fiat (Chiarelettere, 2014), un'inchiesta sugli ultimi 10 anni della casa torinese. Nel 2012 ho ideato e condotto su Rai2 Num3r1, la prima trasmissione tv basata sul data journalism applicato ai temi di economia. Penso che nei testi dei Nomadi, di Guccini e di Bennato ci sia la summa filosofico-esistenziale dell'homo erectus. Leggo solo saggi perché i romanzi sono frutto della fantasia e la poesia, tranne quella immortale di Leopardi, mi annoia da morire. Sono sposato e, grazie alla fattiva collaborazione di mia moglie, sono papà di Valeria e Nicolò secondo i quali, a 47 anni, uno è già old economy.

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