Equitalia, a chi vanno i soldi della riscossione forzata
Raccolta record per l’ente che presto sarà abolito e che porta nelle casse dell’Agenzia delle entrate ben 4,7 miliardi
Possiamo dire che Equitalia chiude con il botto: se è vero infatti che tra qualche mese l’ente di riscossione scomparirà così come lo conosciamo e sarà assorbito dall’Agenzia delle entrate, è anche vero che nel suo ultimo anno di attività ha messo a segno risultati eclatanti. La riscossione totale di debiti arretrati e morosità varie, è stata infatti, nel 2016, pari a 8,7 miliardi di euro, ovvero ben il 6,2% in più rispetto al 2015. Un exploit che si deve soprattutto alla politica di rateizzazione che ha portato molti contribuenti ad aderire alle richieste di pagamenti, proprio perché dilazionati fino anche in 10 anni. E così non sorprende che ben il 53,7% delle somme riscosse nel 2016 arrivi proprio da piani di rateazione. Ma a chi sono finiti i soldi raccolti da Equitalia, visto che tra i suoi clienti figurano vari enti pubblici? Vediamolo nel dettaglio.
Agenzia delle entrate
Il primo e maggiore beneficiario dell’attività di riscossione di Equitalia è stata certamente l’Agenzia delle entrate che è riuscita a farsi liquidare ben 4,7 miliardi di euro di oneri arretrati. Un decisivo salto in avanti, visto che il dato in questione rappresenta il 9,8% in più rispetto al 2015. Un segnale importante che ha contribuito non poco ai buoni risultati ottenuti dal fisco italiano nella lotta all’evasione fiscale.
Inps
Bene sono andate le cose anche per l’Inps che, ricordiamo è, insieme a all’Agenzia delle entrate, socio di Equitalia. Ebbene, nelle casse del nostro ente previdenziale più importante, sono arrivati circa 2,5 miliardi di euro, ovvero il 5,5% in più rispetto al 2015. Un buon segnale sul fronte della lotta al recuperato di contributi previdenziali o Inail non versati.
Comuni
Meno bene è andata invece ai Comuni, che rappresentano il terzo grande cliente per Equitalia. In questo caso infatti la riscossione complessiva, riguardante tasse locali non pagate o anche multe elevate dalle polizie municipali, si è fermata a quota 530 milioni di euro, ovvero 20 milioni in meno dell’anno scorso. Su questo fronte c’è però da registrare il fatto che tanti sindaci, negli ultimi tempi, hanno deciso di non affidare più a Equitalia la riscossione, ma di gestirla in proprio. Tra quelli che invece hanno preferito utilizzare i servigi dell’ormai vecchio ente di riscossione, il record di risorse recuperate va a Roma con 1.048,2 milioni di euro, seguita da Milano che si ferma a 1.036,9 milioni.