Esuberi banche, tutti i numeri della crisi agli sportelli
Tra gli istituti di credito costretti a tagli di personale ci sono colossi del calibro di Deutsche Bank, Ing Direct e Unicredit. Ma non solo
Tra gli effetti della crisi di Deutsche Bank, non ci sono solo le pesanti perdite in Borsa che in queste ore hanno conquistato i titoli di prima pagina di tutti i quotidiani. A preoccupare, e se possibile in misura ancora maggiore, ci sono gli effetti pesanti sull’occupazione, con esuberi di personale stimati in migliaia di unità. Una sorte che non riguarda però solo il colosso tedesco, ma altre banche di livello mondiale, come Ing Direct e la nostra Unicredit. In particolare poi, nelle scorse settimane è stato fatto il punto su quelle che sono le crisi bancarie più significative in Italia e il maggiore sindacato di categoria, la Fabi, ha presentato un bollettino occupazionale decisamente preoccupante. Ma vediamo nel dettaglio, tra estero e Italia, quali sono le vertenze del settore credito che mettono a rischio più posti di lavoro.
Deutsche Bank
Come accennato è la crisi di cui si parla maggiormente in queste ore, anche perché si parla di un colosso di livello mondiale che rischia di andare a gambe all’aria. Per il momento in Germania si ventila l’ipotesi di tagliare almeno mille posti di lavoro, soprattutto a livello di amministrativi. Tra le ipotesi più pesanti però, nei giorni scorsi, si è arrivati a paventare esuberi per 9.000 unità, pari circa al 9% dell’intera forza lavoro del gruppo tedesco.
Ing direct
Anche per il gruppo bancario olandese si prospetta una cura dimagrante, a livello occupazionale, di portata storica. Sul tavolo infatti ci sarebbero esuberi per circa 7.000 unità che interesserebbero soprattutto Olanda e Belgio. Un programma di tagli occupazionali da spalmare in cinque anni, ovvero da qui alò 2021.
Commerzbank
Prima che scoppiasse il caso Deutsche Bank, un altro colosso tedesco del credito, Commerzbnk, aveva già annunciato pesanti tagli al personale. Nel caso specifico si è parlato di esuberi per 9.600 unità.
Unicredit
Passando al panorama occupazionale del settore credito in Italia, non si può non partire da Unicredit che, secondo quanto riferito dalla Fabi, nel piano industriale 2015-18 avrebbe individuato circa 6.000 eccedenze di personale, con inoltre 2.100 lavoratori potenzialmente prepensionabili.
Mps
Il Gruppo di Siena, interessato da vicende societarie che ne hanno addirittura messo in forse la stessa sopravvivenza, dovrà fare i conti con un piano industriale in scadenza nel 2017che prevede , circa 2.500 esuberi da realizzarsi attraverso il Fondo di solidarietà.
Intesa SanPaolo
In questo caso, le prossime uscite, come da piano industriale 2014/20, ammontano a 1.018 unità e i lavoratori potenzialmente prepensionabili sarebbero 332.
Ubi Banca
Anche in casa Ubi Banca nel periodo 2017/20 si prevedono 2.750 uscite, che si andranno ad aggiungere a quelle già realizzate in questi ultimi anni.
Bnl
Per Bnl, secondo le fonti sindacali, le prossime uscite previste dal piano industriale 2014-16 ammontano a 527 e i lavoratori potenzialmente prepensionabili attraverso il fondo esuberi sono 160. Da notare che negli ultimi 10 anni il gruppo ha presentato ben sei piani industriali.
Bpm
Per Bpm il piano industriale d'integrazione col Banco Popolare individua 605 esuberi e i lavoratori prepensionabili sono 585.