Evasione: perché le banche svizzere sono nel mirino degli USA
Il Senato statunitense accusa la seconda banca elvetica di aver aiutato 22.000 clienti americani a raggirare il fisco
Le banche elvetiche tornano nel mirino del fisco USA. Questa volta tocca al Credit Suisse, seconda banca più grande della Svizzera.
L'accusa è pesantissima e arriva dal Senato statunitense dove martedì è stato presentato un rapporto di 181 pagine, in cui il colosso svizzero è accusato di aver aiutato oltre 20.000 clienti ad evadere le tasse tra il 2002 e il 2008, rilasciando dichiarazioni false per visti, facendo sparire documenti e creando addirittura un ufficio ad hoc all'aeroporto di Zurigo con i conti di 10.000 clienti americani.
Stando al rapporto, i banchieri elvetici avrebbero effettuato come minimo 150 viaggi negli USA per aiutare i loro clienti a raggirare il fisco, grazie anche a operazioni verso l'estero tramite veicoli offshore per importi inferiori a 10.000 dollari (la soglia che fa scattare l'allarme evasione).
Non mancano nel report scene degne di un film di Hollywood, come quella di un banchiere che, per non destare sospetti durante una colazione in un hotel di lusso, avrebbe presentato a un cliente l'estratto conto all'interno di un magazine sportivo.
Nel 2006 l'istituto elvetico, attualmente sotto indagine assieme ad altri 14 istituti, aveva 22.000 conti di cittadini USA che valevano 12 miliardi di franchi, anche se il dipartimento della giustizia USA ha ottenuto fino ad oggi solo 238 nomi di presunti evasori coinvolti.
Secondo il Wall Street Journal la banca elvetica ora potrebbe patteggiare 800 milioni di dollari, mentre stando al Financial Times Credit Suisse cercherà di prendere le distanze da UBS, che nel 2009 accettò di pagare 780 milioni di dollari per aver avuto un ruolo nell’aiutare i cittadini USA ad evadere il fisco, rivendicando di essersi mossa per affrontare la questione prima che le autorità iniziassero a indagare da vicino.
Lo scorso anno finirino nel mirino delle authority a stelle e strisce due storiche banche elvetiche, Wegelin & Co. e Bank Frey, che a seguito della disputa con il fisco USA chiusero i battenti.
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