Evasione fiscale: ecco quanto si punta a recuperare nei prossimi tre anni
Nella convenzione inviata alle Camere, il governo chiede all’Agenzia delle entrate di generare un gettito di circa 30 miliardi di euro
È un impegno non da poco quello che chiede il ministero dell’Economia all’Agenzia delle entrate: combattere l’evasione fiscale recuperando nei prossimi tre anni ben 30 miliardi di euro di gettito.
È questa la cifra contenuta infatti nella convenzione tra via XX Settembre e il concessionario della riscossione, la nuova Ader, ovvero Agenzia delle entrate – Riscossione che ha sostituito Equitalia, inviata in visione alle Camere.
L’efficientamento dell’azione di recupero, è spiegato nel testo, dovrà avvenire intervenendo in tre specifiche aree: quella dei servizi, intendendo in particolare quelli digitali, quella del rapporto tra agenti e contribuenti, e infine quella relativa alla remunerazione dell’attività di recupero dell’Ader.
Ma vediamo nel dettaglio quali sono le richieste in tema di lotta all'evasione fiscale, che il governo ha avanzato nei confronti dell’Agenzia delle entrate.
Servizi digitali
Per ottenere un miglioramento della riscossione, al netto delle agevolazioni attualmente ancora in vigore per estinguere vecchie cartelle esattoriali, bisognerà puntare innanzitutto alla massima efficienza dei servizi digitali offerti dall’Agenzia delle entrate al contribuente.
L’obiettivo dichiarato è che almeno l’85% delle pratiche fiscali possa passare attraverso l’utilizzo del sito internet dell’Agenzia o tramite l’applicazione Equiclick. Anche sul fronte della rottamazione di vecchie cartelle esattoriali, si punta a digitalizzare la procedura di circa il 50% di tutte le richieste future.
Rapporto agente-contribuente
È questo un fronte sul quale si lavora ormai da anni, in un percorso che tendenzialmente prova a presentare il fisco non come un nemico da combattere, ma piuttosto come un portatore di doveri da assolvere nei modi e nelle maniere più agili e soddisfacenti per il contribuente.
In quest’ottica si dovrà ad esempio puntare a ridimensionare notevolmente i 30 giorni concessi all’agente per rispondere alle domande di rateizzazione. Per quest’anno l’obiettivo sarà quello di elaborare le singole richieste in tempi non superiori ai 5 giorni, almeno per il 70% delle dilazioni riguardanti importi inferiori a 60mila euro.
Inoltre, il 50% delle cartelle esattoriali dovrà essere notificato entro 90 giorni dalla data di elaborazione dell’atto di recupero, potenziando il sistema di notifica tramite Pec che è già obbligatoria per tutta una serie di contribuenti con partita Iva.
Costo e modalità del servizio
Una profonda razionalizzazione dovrà poi esserci anche sul fronte delle spese sostenute dallo Stato per remunerare il servizio stesso di riscossione. In sostanza il governo chiede che per ogni cento euro riscossi il costo del servizio sia inferiore al 12 per cento.
Inoltre, la stessa Ader dovrà procedere a una sorta di riorganizzazione territoriale delle attività svolte, puntando in maniera decisa a una standardizzazione delle procedure, che evitino che in luoghi diversi il contenzioso fiscale possa generare esiti differenti.
Insomma, una sorta di omogeneizzazione dei comportamenti, che come conseguenza possa ingenerare anche una semplificazione delle procedure stesse.
Per saperne di più
- Evasione, da dove arrivano i 20 miliardi recuperati nel 2017
- Fisco: tutte le misure anti-evasione del 2017
- Cartelle esattoriali: tutti i problemi della rottamazione