Export e Pmi: è ottimismo sul futuro
Il Report FedEx registra positività tra le piccole e medie imprese che, sebbene il momento difficile, restano ben posizionate sui loro mercati
Le piccole e medie imprese (pmi) italiane rimangono particolarmente ottimiste rispetto alle prospettive commerciali internazionali. È il risultato del Report FedEx sull'export delle Pmi condotto da Harris Interactive su 4.500 aziende.
Negli ultimi dodici mesi è stato davvero impossibile prevedere le condizioni economiche in Europa. Secondo il Report FedEx, le piccole e medie imprese europee che già esportano godono di ottima salute e sono alla ricerca di nuove opportunità oltre oceano: il 53% esporta verso altri continenti, rispetto al 29% (un terzo) del 2015, e le esportazioni generano il 65% dei ricavi totali, un dato che sottolinea l’importanza di esplorare mercati internazionali per crescere e prosperare.
Nell’ultimo anno l’82% delle pmi intervistate ha mantenuto stabili le proprie esportazioni o le ha viste crescere, con ricavi medi per 2,46 milioni di dollari, il 77% dei propri ricavi complessivi, e oltre un terzo (35%) prevede addirittura una crescita media a due cifre (il 17%) per l’anno a venire. L’ottimismo cresce quando si parla dell’export intercontinentale: il 36% prevede una crescita media dei ricavi del 22%.
"Come mostra il rapporto il settore delle PMI, costantemente impegnate a resistere allo scenario macroeconomico, continua a dimostrare forza e perseveranza", afferma Stefania Dorati, Vicepresident Sales per il Sud Europa di FedEx Express. "Oggi l’economia cambia a ritmi mai visti prima d’ora. È fondamentale che le imprese guardino non solo al proprio mercato nazionale ma al mondo intero, per espandere le fonti di reddito e creare resilienza nella buona e nella cattiva sorte. E uno dei modi principali per farlo è l’e-commerce".
In base al rapporto, il senso di ottimismo tra la comunità delle pmi viene alimentato dalle opportunità introdotte dal commercio digitale. In Italia, quasi otto su dieci (78%) pmi che esportano sono già attivi nell’e-commerce, che rappresenta in media il 23% dei ricavi totali. La fiducia nell’e-commerce continua a crescere: tre su dieci prevedono che questo dato aumenterà nell’anno prossimo, mentre il 78% genera i propri ricavi da operazioni di m-commerce, che rappresenta in media quasi il 20% dei ricavi totali, e il 34% prevede un’ulteriore crescita per l’anno a venire. Da ultimo, ma non per importanza, quasi il 70% delle pmi italiane che esportano utilizza le piattaforme social a fini commerciali per circa il 20% dei propri ricavi, una scelta che è diventata sempre più comune negli ultimi 12 mesi. Le pmi italiane deriveranno probabilmente i propri ricavi e-commerce anche da canali B2B e B2C.
Nonostante le previsioni largamente ottimistiche, le pmi italiane riconoscono in questo momento numerose sfide commerciali: le più citate (per un margine significativo), sono le leggi anticommerciali o la burocrazia troppo rigida (37%), l’aumento dei costi di produzione (34%) e la mancanza di sostegno da parte del governo (30%).
Per muoversi in questo nuovo ambiente competitivo, le PMI sono alla ricerca di un partner per la parte logistica. In Italia, l’81% delle pmi intervistate concorda sul ruolo fondamentale che la logistica occupa sul fronte delle esportazioni: una supply chain efficiente è di vitale importanza per portare l’esperienza del cliente a un livello superiore e gestire i costi, acquisendo nuova clientela e migliorando i margini.
"La fusione tra reti digitali e reti fisiche ha reso il mondo ancora più connesso" afferma il David Binks, Presidente di FedEx Express Europa e CEO di TNT "ha aumentato i livelli di export e a contribuito alla crescita delle pmi, incoraggiando al contempo la competitività globale. L’acquisizione di TNT Express da parte di FedEx lo scorso anno, potenzia la primaria rete aerea di FedEx - già attiva in Europa e in tutto il mondo - grazie ad una rete stradale europea seconda a nessuno, che darà alle PMI italiane ancora più possibilità per esportare in Europa e non solo.”